“Il vino Montetino nasce dal coraggio, dalla lungimiranza, dall’amore e dalla passione per il proprio lavoro della nostra giovane concittadina Benedetta Nicomede, che coadiuvata dal suo socio Marco Carone, ha recuperato quei vigneti che da anni non venivano più coltivati nel nostro territorio”, lo scrive il sindaco di Celano, Settimio Santilli.
Il vino, di ottima qualità, dà ulteriore lustro ed importanza a quello che la nostra terra riesce a produrre non soltanto nel Fucino. Tutto naturale e biologico, senza alcun agente chimico, né in vigna, né in cantina, seguendo solo le fasi lunari.
“Benedetta e Marco – spiega il sindaco – producono un blend di Trebbiano e Malvasia, “Le Foci”, celebrativo delle nostre Gole, uno dei canyon più belli dell’Appennino che separa il Sirente dal Monte Tino. Dal Montepulciano vengono fuori invece un rosato, “Tralumescuro”, che trae il nome da un libro di Guccini, in cui si esalta quel momento tra la luce e la notte, quel momento di pura pace che è un’ora di tutti, un’ora magica, e un rosso, “Le Marie”, dalla zona di Celano/Aielli dove è concentrata la gran parte delle vigne. Questo vino interpretativo riprende nell’etichetta proprio il Monte Tino, che dà il nome all’azienda”.
Le originali etichette, disegnate da Sofia Sguerri, richiamano i colori del territorio e dei vini, realizzati con acquerello e foglia d’oro. I vini prodotti sono arrivati da Celano in tutta Italia e in Francia e quest’anno arriveranno negli Usa: a Montetino si fa ricerca, si sta al passo coi tempi e lo si fa anche in questo campo con studio, professionalità, onestà, competenza, ed intuizione.