Cesaproba è una piccola frazione del Comune di Montereale; un ‘pezzo’ di vita, quindi, di uno degli angoli disperati dell’epicentro delle scosse telluriche registrate tra la mattinata di ieri e la notte appena trascorsa, nella Provincia di L’Aquila. Più di 500 scosse circa si sono intervallate senza sosta: una ogni tre minuti perfetti di orologio. Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Curcio, parla di «una notte complicata, sia per la gestione dell’emergenza dovuta al maltempo, sia per il raggiungimento dell’hotel colpito dalla slavina», in Provincia di Pescara.
Nel frattempo, nell’Alto Aquilano, si continua a fare i conti con una quotidianità di nuovo distrutta e buttata a terra dalla forza della natura. L’Abruzzo del volontariato e del coraggio, però, non molla. Qui, in un asilo, si sono rifugiati dalla serata di ieri 20 anziani del posto, sobbalzati dal terremoto.
Gli uomini del Nucleo della Protezione Civile di Tagliacozzo li stanno assistendo.