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A Civita D’Antino la quinta ‘Corsa della botte’, per riaccendere la luce sugli antichi mestieri

Sarà di nuovo gara in velocità, sarà una rinnovata sfida al miglior trascinatore della botte, sarà, infine ed ancora una volta, il mix vincente tra l’agonismo sincero e il divertimento genuino. È il menù in programma per sabato 4 novembre a Civita D’Antino, che ospiterà l’edizione numero 5 della Corsa della botte, divenuta ormai un appuntamento irrinunciabile per l’intera comunità civitana.

11217800_10207779705511342_6061215603324072355_nLa giornata di festa novembrina nel borgo immerso nel cuore della Valle Roveto aprirà i battenti alle ore 16 del pomeriggio, quando, secondo il programma messo a punto dalla Pro Loco locale, è previsto il raduno dei partecipanti in Piazza, precisamente dinanzi all’ingresso della famosa Cantina della ‘Cioppa’. Alle ore 17, invece, scatterà il via della gara.

L’iscrizione alla Corsa della Botte è gratuita ed aperta a tutti. Si può partecipare concorrendo come membri di squadre formate da 4 persone ciascuna. «Ovviamente – specifica il presidente delle Pro Loco Antonio Di Cesare – rivolgiamo il nostro invito alle numerose associazioni Pro Loco del territorio rovetano e non solo. La nostra è una festa che, oltre alla rievocazione di un antico mestiere, da riproporre magari alle generazioni contemporanee, mira a regalare un momento di spensieratezza ed allegria al paese e alla gente che deciderà di venire a trovarci». Un’occasione, quindi, per stare insieme, non solo nel momento della gara, ma anche per il resto della serata, che prevede una cena a base di piatti tipici, preparata dalle volontarie della Pro Loco stessa.

Le regole non cambiano. La gara, che è basata sulla riproposizione dell’antica abilità dei cantinieri di trasportare le botti, facendole rotolare, prevedrà il medesimo percorso dello scorso anno. Si parte dall1379324_240161966136898_989611003_na Cantina della ‘Cioppa’, si fa il giro della Chiesa, sita al centro della Piazza, si scende lungo via Roma, per attraversare, poi, via Publio Ovidio. Giunti dinanzi all’ex scuola, sempre con la botte tra le mani, percorrendo una breve salita, si svolta a destra e poi, dopo l’ultima curva a sinistra, si sprinta verso il traguardo, corrispondente all’originario punto di partenza. Un percorso articolato, che dovrà essere compiuto dai quattro partecipanti per ogni singola squadra. Inizia la gara il Capobottarolo, che passa la ‘staffetta’, dopo aver attraversato la sua parte di percorso prestabilita dal regolamento, a ‘I Mur Mur’. ‘La Cavola’ ha, in seguito, il turno di far rotolare la botte nel tratto del percorso in salita, fino a passare la botte a ‘J’Ost’, che la condurrà all’arrivo.

Uno solo il comandamento da tenere bene a mente: non lasciare mai la botte con le mani, pena un consistente ritardo sul tempo impiegato nello svolgere il percorso. Il premio in palio sarà una targa rappresentativa dell’edizione. L’appuntamento, dunque, è per la giornata di domani, sabato 4 novembre, non a caso il mese del vino. «Tra il rumore delle botti che attraverseranno il centro storico di Civita D’Antino e gli abiti tipici del mestiere del contadino, un’atmosfera d’altri tempi calerà nel nostro borgo, in cui la bellezza dell’antichità e delle sue più vive caratteristiche non manca mai. Del resto l’obiettivo principale che alimenta l’attività e l’impegno annuale della Pro Loco – conclude il presidente Di Cesare – è quello di dimostrare, una volta in più, che l’epoca moderna e tecnologica non è riuscita ad eclissare quei mestieri tanto praticati un tempo». Le realtà piccole offrono, allora, ancora la possibilità di rimettersi in gioco, con quei mestieri che, anticamente, sono stati ricchezza e autentica salvezza per chi, con la forza delle braccia e lo spirito d’avventura nel cuore, li ha praticati tra il sole, la nebbia e il vento di ogni lunga stagione.

 

Foto di: social network e Bruno Ricci

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