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A Pescina spettacolo su Giorgio Gaber

Mercoledi 5 luglio al Chiostro del Teatro San Francesco

Mercoledì 5 luglio ore 21,15 al (Chiostro)Teatro San Francesco di Pescina,Tam Teatromusica, Nicola Lotto “VORREI ESSERE LIBERO Le parole nuove di Giorgio Gaber”.

Nicola Lotto, accompagnato dalla chitarra e da immagini e video dell’epoca, racconta con parole e canzoni gli anni ’70 di Giorgio Gaber. Narra il passaggio dalla televisione e dalla ‘canzonetta’ al teatro, la nascita del Teatro Canzone firmato con il pittore viareggino Sandro Luporini, la forza propulsiva innescata dal Movimento del ’68 e il coraggio di distanziarsene, criticandolo con l’istinto e l’ironia di chi non deve tener fede a nessuna bandiera, di chi è libero per natura anticonformista ‘e convinto che la forza del pensiero sia
la sola libertà’.
Il racconto procede in forma di reading musicale e le immagini arricchiscono e colorano le parole, restituendo un segno tangibile della potenza scenica di Gaber e della sua verve istrionica. Si passa dai Festival di Sanremo e le trasmissioni televisive che lo videro affermarsi come l’enfant prodige del cantauorato italiano, fino al passaggio all’attività teatrale, la collaborazione con Sandro Luporini e la nascita del Teatro Canzone, avvento di un genere nuovo mai approfondito in Italia fino a quel momento. Nello spettacolo si cristallizza tale passaggio di prospettiva in due eventi importanti: la morte di Luigi Tenco, avvenuta in circostanze ancora poco chiare al Festival di Sanremo del 1967, che rappresentò una scossa per il mondo della canzone italiana, e l’esplosione del Movimento del ’68 con le sue proposte di rinnovamento della società in nome di un antiautoritarismo che coinvolgeva dalla sfera privata a quella politica e sociale. Ascoltando Gaber si ha l’impressione di trovarsi davanti a delle parole che abbiamo spesso dato per scontato, cui credevamo di conoscerne il significato. Nei suoi spettacoli assumono valori e connotati differenti e sono queste le parole ‘nuove’ che cerchiamo di raccontare.

La libertà, ad esempio, non è il semplice gioco di ‘stare sopra un albero’ e nemmeno il tempo passato a fissare ‘il volo di un moscone’. Non è nemmeno poter frequentare uno ‘spazio libero’ ma si tratta di ‘partecipazione’ intesa come facoltà di cambiare veramente lo stato delle cose o come diceva lui ‘uno spazio d’incidenza’. Allo stesso modo una parola come ‘idea’ (avere, possedere un’idea), per Gaber diventa essere quell’idea, incarnarla perché ‘finché resta un’idea è soltanto un’astrazione, se potessi mangiare un’idea avrei fatto la mia rivoluzione’. Infine il termine democrazia, così importante e centrale per la nostra società, viene fatto deflagrare con l’evidente ironia di chi riesce ad alleggerire un concetto senza mai banalizzare, riconducendolo alla mera possibilità che ha un individuo di potere rubare una matita durante il voto in cabina elettorale. Raccontare Gaber è molte cose, è come percorrere molte strade. In questo caso, oltre a essere un omaggio a uno degli autori che più son riusciti a sfuggire dalle etichette di ogni tipo, è un riconoscimento a chi ha saputo descrivere in maniera così esatta la realtà del proprio tempo. È un tentativo di percorrere assieme a lui il crinale del senso, passandolo sotto il setaccio del dubbio perché solo con la ricerca continua possono emergere le verità. Raccontare Gaber infine è parlare del percorso di un artista libero, libero di non farsi condizionare, di non aderire alle mode del momento, libero di scegliere quale linguaggio utilizzare, di strutturare una carriera sul pensiero e sul ragionamento, tralasciando gli slogan aggreganti o le battute facili … libero come un uomo.
Mercoledì 5 luglio ore 21,15 al (Chiostro)Teatro San Francesco di Pescina, Direzione artistica del Teatro dei Colori con il contributo deL Comune di Pescina, rapporti istituzionali con Ministero della Cultura e Regione Abruzzo.
Con la collaborazione della Fondazione Giorgio Gaber da un’idea di Giampaolo Fioretti
Nicola Lotto: testo, arrangiamenti, voce narrante e chitarra
Alessandro Martinello: scene e video
scrittura scenica: Nicola Lotto e Alessandro Martinello
fotografie e video gentilmente concessi dalla Fondazione Giorgio Gaber
immagine locandina di Gianluca Alfieri,
elaborazione grafica di Alessandro Martinello
canzoni di Giorgio Gaber

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