In occasione del decennale dalla scomparsa del Sottufficiale dell’Aereonautica Fabrizio Di Nino, militare di Pescina, deceduto a soli 32 anni in seguito a una malattia contratta in una missione internazionale in Kosovo, il comune di Pescina organizza una manifestazione di approfondimento su una tematica troppo spesso ritenuta scomoda e per questo quasi completamente sottaciuta come quella dell’uranio impoverito, utilizzato nei munizionamenti Nato nei teatri Internazionali di guerra. Fabrizio, come tantissimi giovani militari italiani, è partito senza ricevere alcun tipo di informazione dai suoi Superiori, senza alcuna preparazione specifica e soprattutto senza avere al seguito alcun dispositivo di particolare protezione. 366 vittime accertate, più di 7500 persone malate, 95 le sentenze emesse dalla Magistratura nelle cause di riconoscimento promosse dai familiari delle vittime. Sabato 25 maggio, Angelo Fiore Tartaglia, esperto in diritto Militare e uno dei legali difensori delle numerose vittime dell’uranio impoverito, sarà il principale relatore nella conferenza dal titolo “Per non dimenticare”. Al termine degli interventi, i partecipanti si sposteranno nel giardino pubblico, in prossimità della Chiesa di San Giuseppe, ove verrà svelata la targa di intitolazione a Fabrizio Di Nino e a tutte le vittime dell’Uranio Impoverito.
A Pescina una targa ricordo per il militare Di Nino
Sabato 25 cerimonia commemorativa per i militari periti in Kosovo