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A Tagliacozzo dibattito con lo scrittore Fabrizio Fanciulli sul brigantaggio

Al dibattito è intervenuto anche il sindaco Giovagnorio

A Tagliacozzo dibattito con lo scrittore Fabrizio Fanciulli sul brigantaggio

Tanto è stato detto, ma ancora tanto bisognerebbe dire in merito al fenomeno del brigantaggio, argomento che in un fine settimana di inizio feste natalizie ha acceso un vero e proprio dibattito presso la sala consiliare del Comune di Tagliacozzo all’interno di un appuntamento che ha visto la partecipazione di Fabrizio Fanciulli, vicesindaco di Pretoro (Chieti) ed autore del libro “Chi vive? Uomini diventati briganti” che ha esposto il suo lungo lavoro di ricerca al pubblico intervenuto.

Presente all’incontro, moderato dalla giornalista pescarese Alessandra Renzetti, il sindaco del comune ospitante, Vicenzo Giovagnorio che ha sottolineato, nel ringraziare l’autore, l’importanza di un simile appuntamento per il comune da lui guidato che proprio l’8 dicembre di 158 anni fa è stato teatro dell’esecuzione del generale Catalano Josè Borjes, giunto dalla Spagna per riorganizzare militarmente i nazionalisti duosiciliani contro l’invasore piemontese. Una storia che, in qualche modo, ha visto coinvolti anche uomini e donne delle contrade di Tagliacozzo che con coraggio e a volte con violenza ingiustificata hanno dato vita per la prima volta al fenomeno della resistenza nazionale.
Il dibattito è stato introdotto dal Professor Emanuele Nicolini, Presidente dell’Associazione Culturale Marsicana che ha concesso una panoramica dettagliata del fenomeno anche in zona marsicana: diversi sono stati anche i ricordi ed echi di storie passate offerti dal pubblico.

«In realtà – come ha spiegato Fanciulli – si tratta di storie di uomini che hanno vissuto un tempo di cambiamento, un periodo di enorme disagio, e se ne pagano le spese ancora oggi. Ed è da qui che nasce una descrizione minuziosa di una parte di Abruzzo, quella della Majella, in cui si sono incontrati sguardi, sentimenti e valori. Figure, vicende, ambienti, scorci di paesi toccati dal passaggio dei briganti, personaggi di grande spessore umano, travolti dalla storia e da vicende tragiche di una vita difficile. Le storie raccontate si snodano lungo tutto il versante appenninico della Montagna Madre, la Majella: Pretoro, Guardiagrele, Orsogna, Filetto, Semivicoli, Casoli, Fara Filiorum Petri, Caramanico, Abbateggio, Roccamorice, Serramonacesca, Campo di Giove».

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