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A Trasacco arriva il Mago 2.0 di Oz: l’avventura unica di Dorothy recitata dai bambini-attori

Hanno deciso di mettersi alla prova, facendo nascere in se stessi, innanzitutto l’amore per la lettura e poi la grinta per il teatro. Sono otto e saranno i bimbi protagonisti della rappresentazione teatrale ispirata al famoso Mago di Oz, celebre romanzo del 1900, che ha da sempre avuto l’inchiostro dell’immortalità nelle pagine della sua storia fantastica. Un’opera letteraria per bambini che si è accesa di rinnovato entusiasmo e modernità proprio a Trasacco, laddove, cioè, la Scuola di Teatro itinerante ‘LiberaMente… Attore’, guidata da Paola Munzi, ha operato una piccola rivoluzione culturale, ponendo i piccoli attori di fronte a se stessi, alle proprie capacità e alle proprie forze e debolezze ad superare.

Modernità o tradizione? «Noi – spiega la responsabile Paola alla Redazione – sono anni che lavoriamo con un tipo di forma teatrale che definirei multimediale, ossia quando in scena vi sono i bambini, ma è il dettaglio digitale, diciamo, che fa la differenza e che li aiuta molto nella recitazione. Ad esempio, le scenografie, per la gran parte, vengono non a caso proiettate e non costruite fisicamente in loco. Il Mago, in questo caso, sarà un po’ in versione 2.0, ossia proiettato. Senza dubbio, ci inseriamo tra la modernità e la tradizione, quindi, ma il gran lavoro lo fanno proprio i piccoli attori». Loro sono: Fabiana Di Cintio, Francesca Murzilli, Giulia Angelini, Jacopo Vermiglio, Marta Candeloro, Rita Murzilli, Sara Presutti e Sofia Garofalo.

La Scuola itinerante di Teatro viaggia di paese in paese proprio per permettere ai ragazzi e ai genitori di poter godere, nel proprio Comune di residenza, di un’attività ludica di questa tipologia. «A Trasacco, ad esempio, sono già due anni che la Scuola è in vita. Quest’anno, i bambini hanno scelto il Mago di Oz dopo un’attenta lettura di alcune proposte. E’ un gruppo bellissimo di lavoro e molto affiatato. Mi sento anche di ringraziare i genitori che credono giornalmente in questo progetto culturale. Un mio sentito grazie, inoltre, lo rivolgo anche all’Amministrazione comunale, guidata dal primo cittadino Mario Quaglieri e a Sabrina Frezza, dello staff del sindaco: mi hanno dato la possibilità di far maturare anche a Trasacco questa magia senza tempo e senza spazio del teatro. Anzi, lo spazio c’è ed è quello che ci ha gentilmente concesso proprio il Comune», afferma Paola.

locandinaLa storia, per canto suo datata, non era conosciuta, in realtà, da tutti i bambini-attori, ma grazie a tutta la macchina organizzativa e di energia incondizionata, il racconto delle magiche e umanizzanti avventure della piccola Dorothy, giovane ragazza di fattoria, catapultata nella magica Terra di Oz dalla forza veemente di un ciclone, tornerà a far visita anche a questi luoghi e lidi marsicani. Senza dubbio, una riproposizione di una trama a più letture, che piace a grandi e piccini.

«Per il prossimo anno – dice la referente – stiamo già pensando di creare uno spettacolo in collaborazione con il coro dei bambini di Trasacco, attraverso la creazione di una colonna sonora specifica, come è stato fatto già a Natale. Quest’anno non ci siamo riusciti per tempi organizzativi, ma per il 2019 ci siamo ripromessi di lanciare anche questa nuova idea multimediale, appunto». Alle ore 17, perciò, all’Auditorium intitolato a ‘Pietro Taricone’, il giorno 20 maggio, avverrà la messa in scena della recita. La responsabile della Scuola di Teatro ci tiene a sottolineare che, a Trasacco, ha trovato sempre un terreno fertile per coltivare questo tipo di passione.

«I bambini, dal canto loro, – dice – apprendono in fretta, capiscono, leggono e costruiscono con la fantasia, cercando di acquisire il meglio dall’esperienza teatrale, tant’è che la fase che maggiorente preferisco è quella del laboratorio perché aiuta i bimbi a capire l’importanza della condivisione, del gruppo, della sinergia e dell’unione», racconta. In ogni storia recitata, poi, ci sono sempre due cuori che palpitano insieme: quello del personaggio che viene interpretato e quello dell’interprete di turno. «Poi, – conclude Paola – se ai bambini piace la storia, tutto viene straordinariamente bene. Il Mago di Oz è carinissimo, tanto quanto i bambini. Anzi no, forse loro lo sono un po’ di più».

 

 

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