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A24-A25, Innocenzi: “Garantire passaggio lavoratori”

"Ora lo Stato garantisca il blocco delle tariffe"

“Occorre vigilare per avere la garanzia e certezza che tutti gli addetti impegnati in questi anni nella gestione dell’autostrada A24-A25 vengano assorbiti con il riconoscimento delle loro posizioni e trattamenti economici, dando seguito al protocollo d’intesa sottoscritto da Mims, Anas e sindacati. Il cambio di gestione di questa fondamentale infrastruttura non può essere in alcun modo pagato dalle lavoratrici e dai lavoratori”.

Lo afferma Rita Innocenzi, candidata indipendente del Pd al collegio Uninominale della Camera L’Aquila-Teramo per la coalizione “Italia Democratica e Progressista” alle elezioni politiche del 25 settembre.

La candidata considera prioritario che Anas e chi assumerà la gestione “garantisca investimenti e l’impiego di adeguate risorse per la messa in sicurezza di un’infrastruttura strategica per l’Abruzzo e l’Italia, e che insiste in un territorio a forte rischio sismico”.

Prima della discesa nell’agone politico, Innocenzi, in qualità di sindacalista della Cgil, ha avuto modo di intervenire all’uscita del decreto del Consiglio dei Ministri del 7 luglio scorso che ha revocato in danno, per gravi inadempienze, la concessione dell’A24-A25 ai privati di Strada dei Parchi Spa, affidandola ad Anas.

Una partita delicatissima, ed ancora sub iudice, visto che si è in attesa della sentenza di merito del Consiglio di Stato sul ricorso dell’ex gestore, del gruppo Toto, in cui centrale deve essere la ricollocazione, sottolinea Innocenzi, “a pari condizioni”, dei circa 440 lavoratori dipendenti diretti di Strada dei Parchi, come pure dei 180 circa di Global service e dei 130 di Infraengineering, società controllate.

“Sono abituata a leggere la realtà con gli occhi del lavoro: quello che è avvenuto – spiega ancora Innocenzi – è che da un giorno all’altro, a seguito del decreto di revoca, tanti lavoratori, che non hanno colpe per eventuali carenze né responsabilità sul conflitto tra SdP e Ministero, hanno visto mutata la loro condizione, e si sono ritrovati nella più grande delle incertezze. Il decreto parlava del resto di ‘temporaneo avvalimento’ delle maestranze delle società uscenti, e ‘secondo le necessità di Anas’ , in vista della definizione di una società in house, in via di costituzione, che dovrà per conto dello Stato gestire le autostrade pubbliche. Con un successivo protocollo, sottoscritto dal Ministero delle infrastrutture e trasporti, da Anas e dalle organizzazioni sindacali, sia del comparto Trasporti, che di quello dell’edilizia, si è per fortuna risolto il nodo della garanzia del passaggio di tutti i lavoratori con le loro posizioni, come previsto dalla norma 2112 del Codice civile. Ora c’è la necessità che questo protocollo venga applicato con il passaggio ad Anas di tutta la filiera, compresi gli stagionali e che ci sia una ottimale integrazione con la forza lavoro di Anas. Non va in alcun modo abbassata la guardia”.

Sottolinea poi Innocenzi che “il decreto non ha previsto il passaggio ad Anas dei dirigenti della società uscente e anche in questo caso, in ogni ambito, per coloro che hanno fatto il proprio dovere non credo sia giusto che ora paghino il prezzo di scelte della proprietà, e non proprie”.

Infine, per quanto riguarda il futuro dell’A24-A25, ammonisce la candidata: “non basta gioire del fatto che questa infrastruttura sia stata sottratta ad un tipo di gestione considerata inadeguata o omissiva, e sia tornata in mano pubblica: ora lo Stato deve garantire, a cittadini, per la gran parte pendolari, che si facciano i giusti investimenti in termini di sicurezza e di funzionamento, che vengano evitati aumenti dei pedaggi, nella consapevolezza che l’A24-A25 è una infrastruttura che, a causa del territorio montano, ha alti costi di manutenzione e gestione ordinaria e presenta problematiche specifiche altrove assenti”.

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