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A24-A25: Salvini incontra solo sindaci “amici”

Nazzarro: "Nessuna convocazione ufficiale,si è persa una occasione"

A24, stop ai mezzi pesanti fino a Colledara

Incontro informale al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti tra il vicepremier e ministro Matteo Salvini, una delegazione di sindaci abruzzesi e laziali e i tecnici dell’Anas. All’ordine del giorno – si legge in una nota – la situazione dell’A24/A25.

Presenti gli amministratori Mariano Calisse presidente della Provincia di Rieti e sindaco di Borgorose, Giuseppe Serratore vicesindaco di Casape, Giuseppe Buccella sindaco di Ortona dei Marsi, Francesco D’Amore sindaco di Fagnano Alto.

Una “mossa” che non è piaciuta agli amministratori del Comitato, che per voce di Velia Nazzarro il sindaco di Carsoli (L’Aquila), civica, tra gli amministratori da sempre in prima linea in questa lotta, ribadiscono che nessuna delegazione in loro nome ha incontrato Salvini, confermando la manifestazione a Roma in programma il prossimo 29 novembre.

“Chi è andato a Roma ad incontrare il ministro Salvini non ci rappresenta. È evidente come il ministro abbia deciso di confrontarsi solo con i suoi sindaci: si è trattato di una scorrettezza. La nostra non è mai stata una battaglia politica, ma tutti insieme abbiamo voluto mandare un segnale forte al governo negli ultimi anni: a prescindere dal colore delle casacche, noi andiamo avanti insieme per il bene dei nostri territori e di chi li vive. Non è chiaro il motivo della mancata convocazione della nostra delegazione, ma sicuramente è stata una occasione persa”.

Negli ultimi giorni la politica si sta concentrando sulla necessità di scongiurare l’aumento dei pedaggi che potrebbe scattare dal primo gennaio prossimo dopo cinque anni di congelamento, ma i sindaci continuano a ribadire che non c’è alcun rischio dal momento che la gestione delle due arterie è tornata nelle mani dell’Anas dopo un lungo braccio di ferro tra la vecchia concessionaria, Strada dei Parchi, società abruzzese del gruppo Toto, e il governo. A24 e A25, precedentemente gestite dalla società Strada dei Parchi del gruppo industriale abruzzese Toto, sono infatti tornate all’Anas a seguito della decisione del Consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso del governo, ribaltando la sentenza del Tar.

Alla base del contenzioso tra il governo e il concessionario vi era il Piano economico finanziario, con gli investimenti necessari alla messa in sicurezza sismica dopo il sisma del 2009 e l’adeguamento delle tariffe.

“Non è più in essere la convenzione con Strada dei Parchi che è sempre stata la giustificazione agli esorbitanti aumenti, previsti nel contratto, ora quella giustificazione non c’è più”, conclude il sindaco di Carsoli.

A.C.P.

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Redazione IMN