Un’ora per percorrere un tratto di circa 40 chilometri di autostrada.
Tra lavori in corso, restringimenti di carreggiata, code, manutenzione ordinaria e straordinaria, rifacimento dei viadotti e del manto autostradale, per i pendolari che dall’Aquila ogni giorno si recano ad Avezzano per studio o lavoro, percorrere l’A24 spesso diventa “un vero calvario”.
A raccontare alla redazione di InfoMediaNews “il viaggio della speranza” è una pendolare originaria del capoluogo abruzzese che lavora nella Marsica.
“Ho sempre percorso questo tratto, sono anni che viaggio, ma nelle ultime settimane la situazione è diventata davvero insostenibile – spiega – la maggior parte dell’autostrada si percorre a una sola corsia per via dei lavori in corso o del rifacimento del manto stradale e quindi c’è una sola corsia disponibile”.
La ragazza aggiunge che “ci sono difficoltà maggiori la mattina presto, quando il tratto è più trafficato da camion e autobus”.
Il viaggio inizia dal casello dell’Aquila Est e già dopo pochi chilometri il primo “ostacolo”: All’altezza dell’Aquila Ovest, infatti, c’è una sola corsia disponibile per i lavori sul Viadotto Vetoio, asse strategico dopo il terremoto del 2009, anno in cui si rivelò fondamentale nel portare aiuto e soccorso alle popolazioni colpite dal sisma.
Sull’infrastruttura sono i corso lavori di sostituzione del calcestruzzo con l’acciaio corten: un materiale, spiegano da Strada dei Parchi, società del gruppo Toto che gestisce l’A24 e l’A25, resistente e duraturo che renderà questa struttura antisismica.
Ci sono poi i lavori all’altezza dell’uscita per Tornimparte e poi ancora tra Valle del Salto e Magliano dei Marsi, dove questa mattina gli operai stavano provvedendo alla sostituzione del manto autostradale.
Diversi, infine, i restringimenti della carreggiata che, racconta ancora la pendolare, “creano non pochi disagi agli automobilisti”.
“Trovo assurda questa situazione – conclude – Siamo abituati ai disagi su questo tratto, ma invece di migliorare si torna indietro e questo non è accettabile!”.