“L’abbattimento di 500 cervi è una scelta violenta, sbagliata e inutile. Da Marsilio e Imprudente c’è una visione arcaica e predatoria. Siamo francamente sconcertati dalla decisione della Regione Abruzzo, è una scelta ideologica, che ci catapulta indietro di un secolo e che non risolve in nessun modo nemmeno i problemi che si propone di affrontare. Nella stessa maggioranza sono diverse le voci contrarie e siamo pronti a collaborare con chiunque voglia scongiurare questa decisione”.
Lo affermano Daniele Marinelli, segretario regionale del PD e Saverio Gileno, segretario regionale dei Giovani Democratici.
“L’Abruzzo regione verde d’Europa rappresenta un’idea e un modello di educazione e pratica alla tutela dell’ambiente e della biodiversità; una tradizione di tutela che nella nostra regione ha radici antiche, che trovano la loro massima espressione nei tre parchi nazionali e in quelli regionali. La gestione della fauna selvatica è certamente materia complessa, evidentemente troppo per la destra di Marsilio e Imprudente. Esistono metodi di gestione che non prevedono abbattimento e che sono senz’altro più efficaci per affrontare le questioni legate agli attraversamenti e ai danni alle colture; buone pratiche sono state oggetto di studio e vengono replicate in altre regioni e in altri Paesi. Ma la destra abruzzese preferisce dare prova di una concezione arcaica e predatoria del rapporto con la natura, come è già avvenuto negli ultimi anni, dalla sostanziale cancellazione della Riserva naturale del Borsacchio al tentativo di riperimetrazione del Parco regionale del Sirente Velino“, concludono gli esponenti Pd.