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Abruzzo: altri 300 mila euro per le associazioni che si occupano di disabilità

L'annuncio dell'assessore Quaresimale.

Sono stati stanziati ulteriori 300mila euro in favore del terzo settore alla luce del rifinanziamento della Legge regionale n. 95 del 27 ottobre 1999. Grazie a questo rifinanziamento, le Organizzazioni di Volontariato (OdV) iscritte nell’apposito registro regionale, nei settori della sicurezza sociale e socio-sanitario, la cui attività statutaria risulti effettivamente rivolta ai disabili per interventi di integrazione sociale o ai malati per interventi di carattere sanitario, possono presentare istanza di contributo per il rimborso delle spese legate a tali attività. A darne notizia è l’assessore regionale al Sociale, Pietro Quaresimale.

Va ricordato che sono escluse le associazioni che hanno in essere convenzioni con il Servizio Sanitario Nazionale mentre le associazioni aventi i requisiti, che avessero già presentato istanza per il contributo annualità 2021, sono tenute a confermare la volontà di accedere al contributo facendo riferimento alla data dell’avvenuta presentazione e verificando, preventivamente, la completezza e correttezza della documentazione già presentata.

L’eventuale integrazione documentale deve essere prodotta entro il 12 dicembre prossimo, data di scadenza dell’Avviso pubblicato a fine novembre, al Servizio Tutela Sociale – Famiglia della Regione Abruzzo a mezzo PEC all’indirizzo dpg023@pec.regione.abruzzo.it.

Le istanze devono essere accompagnate da una specifica relazione sulle attività che si intende finanziare nell’anno corrente rivolte alle persone diversamente abili o ai malati, che espliciti in modo evidente:

1) la connessione intercorrente tra le attività in programma e gli scopi statutari, il target di riferimento e il numero di utenti coinvolti ed il piano finanziario con la puntuale declinazione e quantificazione delle spese previste;

2) i bilanci consuntivi approvati relativi agli ultimi tre anni di esercizio;

3) una dichiarazione del legale rappresentante, valevole ai fini di autocertificazione, attestante l’assenza di altri contributi da parte della Regione per le medesime attività e l’assenza di convenzioni sottoscritte con il SSN ed infine la relazione sugli interventi realizzati e il rendiconto delle relative spese sostenute con l’ultimo contributo percepito ai sensi della Legge regionale n.95 del 1999.

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