Nel 2021 gli abruzzesi hanno speso un miliardo e 401 milioni di euro in beni durevoli, il 15,6% in più (oltre la media nazionale del 13,6%) rispetto al 2020.
L’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia, ha rilevato nella regione incrementi di spesa oltre i livelli medi italiani in tutti i settori, tranne l’information technology, sostenuti da un incremento del 5,7% (in linea con quello italiano) del reddito pro-capite, salito a 17.506 euro per persona.
A livello territoriale, l’Osservatorio Findomestic ha rilevato incrementi nella spesa in durevoli superiori alla media nazionale in tutte le province abruzzesi e in modo più marcato a L’Aquila (16,1%) e Teramo (16%) rispetto a Pescara (15,4%) e Chieti (15,2%). Nel 2021 le famiglie abruzzesi hanno speso in media per i beni durevoli 2.523 euro, 400 euro in più rispetto a quanto registrato nel Mezzogiorno, ma 197 euro in meno in confronto alla media nazionale. I livelli più elevati a Teramo (2.562 euro per famiglia), seguita da Pescara (2.520), L’Aquila (2.513 euro per famiglia) e Chieti che, con 2.502 euro per famiglia, occupa il 71esimo posto nella graduatoria delle 107 province italiane.
“Il settore della mobilità – commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic – registra incrementi della spesa superiori alla media nazionale in tutte le categorie: +8,5% per le auto nuove (322 milioni complessivi), +13,7% per le usate (341 milioni), +29,1% per i motoveicoli (39 milioni). Ma è nel mobile che si tocca il livello di spesa più elevato con 337 milioni di euro spesi nel 2021, il 20,9% più dell’anno precedente (valore più alto del sud Italia)”.
“Sono 118, invece – aggiunge – i milioni destinati dagli abruzzesi all’acquisto di elettrodomestici (+19,5%), 62 i milioni spesi per acquistare TV e Hi-Fi (+32,5%) e 47 per l’information technology che dopo due anni da protagonista rallenta la sua corsa registrando un incremento del +1,5% in Abruzzo contro il +3,6% in Italia. Crescita doppia, invece, per la telefonia che in regione segna a fine 2021 un +17,1% (in Italia +9,3%) per una spesa totale di 134 milioni di euro”.