Migliaia di presenze per 145 eventi in totale. Sono questi i numeri delle due edizioni di ‘Abruzzo dal Vivo’, il format voluto e realizzato dalla Regione Abruzzo per la rivitalizzazione dei Comuni fiaccati dal sisma 2016/2017 che, dopo la prima rassegna dei mesi estivi, chiude oggi la seconda edizione invernale.
«È stato un festival eccezionale – è il commento in merito di Luciano Monticelli, consigliere regionale Delegato alla Cultura e promotore dell’iniziativa – un format che si è rivelato una scommessa vincente e che ci ha riempito di grandi soddisfazioni. Oltre ad aver portato sui palchi abruzzesi nomi importanti, siamo riusciti a dar lustro ai talenti e alle eccellenze del territorio, abbiamo riunito le comunità locali e accolto tanti turisti, non solo in un periodo estivo dove tutto è più semplice, ma anche e soprattutto nel periodo dedicato alle feste natalizie, durante il quale i Comuni del cratere hanno brillato di luce diversa».
De Gregori, Skin, Alessandro Haber, Peppe Servillo, Sud Sound System, Moni Ovadia. E poi ancora Ermal Meta, Cristina D’Avena, Gabriele Cirilli, L’Orchestra della Taranta, Leo Bassi, Yllana, Carla Fracci, Vince Tempera, Paolo Fresu, Antonella Ruggiero, Giò di Tonno. Questi solo alcuni dei più famosi artisti che in questi mesi hanno raggiunto i 23 Comuni interessati, catalizzando nelle piazze un numero davvero importante di utenti. E, aspetto assolutamente non secondario, avviato nei comprensori un circolo virtuoso di risorse che ha toccato tanti settori.
«Abruzzo dal Vivo – sottolinea meglio Monticelli – non ha significato solo spettacolo. Mettere in moto una macchina che ha prodotto ben 145 eventi ci ha infatti dato anche l’opportunità di vedere al lavoro operatori del settore, ristoranti, hotel e tanto altro. Un fatto molto importante, nella convinzione che la ricostruzione di un tessuto sociale passi anche attraverso la cultura e tutto ciò che le ruota intorno».
Non a caso le due edizioni del festival hanno dato ampio risalto anche ai talenti locali: direttori di orchestra, cori, bande musicali, orchestre di musica classica, ma anche gruppi come Il Campo della Fiera, l’Orchestra Popolare del Saltarello ed EthnicAbruzzo Ensemble: tutti insieme «per comunicare – continua il Delegato alla Cultura – ciò che di bello ha da offrire il nostro territorio, quasi nel tentativo di dar vita a un ‘brand’ tutto abruzzese da far conoscere a chi, in questi mesi, ha fatto visita ai nostri luoghi».
A rendere possibile tutto questo, oltre all’impulso della Regione Abruzzo, il lavoro di tanti soggetti, «A ognuno dei quali – ribadisce Monticelli – va il mio personale e sentito ringraziamento»: Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo Sezione Italiana, Cinemusica Nova, Acs Abruzzo Circuito Spettacolo, Ente Musicale Aquilana dei Concerti ‘Bonaventura Barattelli’, Società della Musica e del Teatro ‘Primo Riccitelli’, I Solisti Aquilani, Teatro dei Colori, Alma 21, Big Match, Teatro Stabile d’Abruzzo, associazione e-Motion Gruppo Phoenix, associazione culturale artistica Ivan Graziani Pigro.
«Grazie inoltre – prosegue il Delegato regionale alla Cultura – a tutte le amministrazioni comunali, alle quali va il grande merito di essere riusciti a fare rete, mettendo insieme risorse e professionalità per il raggiungimento di un obiettivo comune. Un grazie particolare va poi a Giuseppe D’Alonzo, sindaco del Comune capofila, Crognaleto, per aver tenuto insieme le fila ed essersi fatto carico di tutte le questioni amministrative e non, dimostrando così grande esperienza. Grazie infine – conclude Luciano Monticelli – a tutti coloro che hanno seguito e apprezzato questo festival. A loro la promessa di non chiudere qui: siamo infatti già a lavoro per una nuova edizione, che riserverà belle sorprese».
Fonte: Consiglio regionale d’Abruzzo
Foto di: AbruzzoNews