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Abruzzo fra treni “datati” e mobilità sostenibile

In Abruzzo si registra un calo dei viaggiatori al giorno di ben il 24,40% in meno, nel 2011 erano 23.530 mentre al 2018 solo 17.782

Pendolaria

Pendolaria 2021 fotografa la situazione del trasporto ferroviario ai tempi del Covid, ma focalizza l’attenzione sulle opportunità irripetibili offerte del Next Generation EU che, insieme ai fondi strutturali europei e agli investimenti nazionali, può rappresentare la svolta per la mobilità in Italia al 2030″ ha commentato il presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco, presentando a Pescara il rapporto sul trasporto ferroviario.

Dal quale emerge, ad esempio, la differenza tra volumi di passeggeri delle ferrovie regionali nelle diverse aree del Paese: e fa riflettere la diminuzione di viaggiatori tra il 2011 e il 2019 in regioni come il Molise (-11,1%), da 4.500 viaggiatori al giorno nel 2011 ai 4.000 del 2019, e l’Abruzzo (-19%): 23.530 viaggiatori al giorno nel 2011, 19.045 nel 2019.

Il dato preoccupante è l’età media dei treni, al Sud più vecchi rispetto alla media di 11,7 anni del Nord: in Abruzzo è 19,8 anni, con il 48% dei treni che ha più di 15 anni di età; in Molise l’età media è 19,6, ma i convogli con più di 15 anni sono il 74%.

In Abruzzo si registra un calo dei viaggiatori al giorno di ben il 24,40% in meno, nel 2011 erano 23.530 mentre al 2018 solo 17.782.

All’appuntamento a Pescara, con Legambiente era presente Maurizio Dionisio, direttore dell’Agenzia regionale per la tutela dell’Ambiente (Arta), che sul territorio abruzzese ha 16 stazioni fisse per il rilevamento delle concentrazioni di biossido di zolfo, monossido di carbonio, benzene e piombo.

I dati evidenziano la tendenza a un graduale miglioramento della qualità dell’aria.

“L’Abruzzo – ha dichiarato Dionisio – rispetta sia il valore limite giornaliero del PM10 di 50 microgrammi/m3 sia il valore limite normativo della media annuale di 25 mg/m3 per quanto concerne il particolato fine PM2.5″.

Da considerare anche le esperienze di mobilità sostenibile; e ‘Pendolaria 2021’ propone anche buone pratiche.

Per l’Abruzzo – si legge sull’Ansa – ci sono gli esempi delle velostazioni: a dicembre 2020 è stata inaugurata la velostazione di Silvi (Teramo) nell’ambito del progetto MoveTE, promosso dall’Azienda per il diritto allo studio universitario (Adsu) di Teramo con l’obiettivo di limitare la circolazione dei veicoli a motore lungo la viabilità cittadina, con conseguente diminuzione dell’inquinamento atmosferico, usando la bici per spostamenti casa-lavoro e casa-scuola.

Iniziativa cofinanziata dal ministero dell’Ambiente che coinvolge il Comune di Teramo, capofila, la società TUA, l’associazione FIAB, il consorzio Flag e i Comuni di Martinsicuro, Alba Adriatica, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Atri, Bellante, Mosciano Sant’Angelo Castellalto, Silvi e Tortoreto, un bacino di utenza che supera i 183 mila residenti. E poi c’è Pescara con la ‘bike green station’ che al binario 1 della stazione centrale offre servizi di ciclo noleggio, riparazione e velo parcheggio custodito a tariffe agevolate per chi viaggia in treno.

E ancora il ‘Costa dei TrabocchiMOB’, progetto sperimentale nato nel 2019 da Camera di Commercio Chieti Pescara, Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, Gal Costa dei Trabocchi, Legambiente, Sangritana, Polo Inoltra -Trasporti e Logistica che promuove l’intermodalità treno-bici-bus in uno dei tratti più suggestivi del litorale abruzzese.

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