Ricerca scientifica sul DNA antico dei popoli e degli animali himalayani adattati all’ambiente ipossico, esplorazione dell’area oltre i 5.000 metri per lo sviluppo turistico internazionale del “Percorso Bonatti, dal Gran Sasso all’Himalaya”. Questi gli obiettivi della missione scientifica ed esplorativa “Tabyayabyum 2023” (montagna sacra in Himalaya da cui prende nome la spedizione).
L’iniziativa, supportata dalla Regione Abruzzo, è organizzata dall’associazione Explora Nunaat International Odv in collaborazione con la Dreamers Destination Ltd di Kathmandu (Nepal).
La spedizione è la continuità dello storico evento del maggio 2019 che ha permesso il posizionamento della Bandiera della Regione Abruzzo in vetta all’Everest-Sagarmatha (8.848 metri). Il team Explora partirà il 30 marzo 2023 ed è composto da Davide Peluzzi, Giorgio Marinelli, Phurba Tenjing Sherpa, Paolo Cocco, Massimiliano Tiriticco, Pthang Sherpa e portatori.
Il progetto è stato presentato in conferenza stampa all’Aeroporto d’Abruzzo. Presenti, tra gli altri, Vittorio Catone, presidente Saga, società di gestione dello scalo, il presidente di Explora Nunaat International e capo spedizione, Davide Peluzzi, l’assessore regionale al Turimo, Daniele D’Amario, il presidente del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Tommaso Navarra, e il presidente del Consorzio turistico Monti Gemelli (Co.Tu.Ge.), Enzo Lori.
La missione scientifica prevede attività di indagine, ricerca e analisi di antropologia molecolare e archeogenetica in un’area inesplorata della Rolwaling Himal (Nepal): verranno prelevati campioni di sedimenti ipotetici di resti animali e/o umani da cui verrà estratto il Dna, al fine di individuare ecologia e dinamiche delle popolazioni dell’area del Gaurishankar Everest.
La decennale cooperazione internazionale tra l’Explora Nunaat International Odv e la Dreamers Destination Ltd ha già permesso in diverse occasioni di promuovere la Regione Abruzzo nel mondo: dal gemellaggio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con la Riserva Naturale del Gaurishankar, in Nepal, agli aiuti umanitari durante il terremoto del 2015 alla realizzazione, nel 2017 e nel 2019, della prima via Ferrata d’Himalaya che ha messo in sicurezza i portatori al servizio di turisti, ricercatori e himalaisti e fino al posizionamento della bandiera della Regione Abruzzo in vetta all’Everest nel 2019.