“Dobbiamo essere preparati ad arrivare tra i duemila e i tremila casi”. Lo ha affermato il direttore dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive dell’Ospedale di Pescara, Giustino Parruti all’Ansa. Parruti ha aggiunto che si prevede una fase di ulteriore espansione del virus: “Sono convinto che fino alla fine di aprile non avremo sostanziali variazioni della nostra attività”.
“Quando questa fase sarà finita – continua – potrebbe instaurarsene una endemo-epidemica, potremmo aver risolto la maggioranza dei focolai, ma trovarci ancora a dover fronteggiare piccole o grandi insorgenze del virus. Ci vorrà una grande organizzazione e sarà importante il mantenimento e l’efficienza delle unità operative integrate di Malattie infettive”.
Difficile prevedere contagi di ritorno in Abruzzo, motivo per il quale sarà “decisivo che i focolai esistenti siano stati spenti in modo efficiente”.