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Abruzzo: pazienti Covid occupano 37% terapie intensive

Dati inferiori alla media nazionale ma 7 punti sopra la soglia del Ministero

n Abruzzo, dall'inizio dell'emergenza, sono stati registrati 450 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, anche attraverso l'Istituto Zooprofilattico di Teramo. Rispetto a ieri si registra un aumento di 65 nuovi casi. 190 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (20 in provincia dell'Aquila, 35 in provincia di Chieti, 122 in provincia di Pescara e 13 in provincia di Teramo), 48 in terapia intensiva (4 in provincia dell'Aquila, 10 in provincia di Chieti, 23 in provincia di Pescara e 11 in provincia di Teramo), mentre gli altri 192 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (5 in provincia dell'Aquila, 27 in provincia di Chieti, 108 in provincia di Pescara e 52 in provincia di Teramo). Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 17 pazienti deceduti: 2 uomini di Crecchio, un uomo e una donna di Ortona, un uomo e una donna di Pianella, una donna di Casoli, una donna di Paglieta, tre uomini di Castiglione Messer Raimondo, un uomo di Chieti, un uomo di Collecorvino, una donna di Montesilvano, un uomo di Pescara, un uomo di Città Sant'Angelo e una donna di Guglionesi, in Molise (spetterà in ogni caso all'Istituto Superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus, in quanto si tratta di persone già affette da patologie pregresse); 8 pazienti clinicamente guariti (che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici); 2 guariti (che hanno cioè risolto i sintomi dell'infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi). Il totale potrebbe essere differente, in quanto alcuni dei pazienti clinicamente guariti sono ancora in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 2695 test, di cui 1606 sono risultati negativi. La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso. Dei casi positivi, 30 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 80 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 259 alla Asl di Pescara e 81 alla Asl di Teramo. Va precisato che il numero elevato di casi registrati a Pescara è anche legato al fatto che al Santo Spirito accedono pazienti provenienti anche da altre aree della regione.

In Abruzzo il 37% dei posti letto di terapia intensiva è occupato dai pazienti Covid-19. Una percentuale che è più bassa della media nazionale (43%) ma 7 punti sopra la soglia fissata dal Ministero della Salute. È del 50% ( contro il 51% nazionale) invece la percentuale riferita alla saturazione dei posti letto nelle aree non critiche. Lo si apprende dai dati elaborati dall’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), aggiornati al 18 novembre.

Lo scorso 30 aprile il Ministero della Salute ha individuato la soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche.

“Per area non critica – spiega l’Agenas – si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia”.

“Siamo al di sotto della media nazionale, ma comunque 7 punti sopra le soglie d’allerta stabilite dal Ministero. E’ questo uno dei motivi principali che ci hanno spinto ad anticipare l’entrata in vigore della “zona rossa””. Questo il commento dell’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì.

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