In Abruzzo il 37% dei posti letto di terapia intensiva è occupato dai pazienti Covid-19. Una percentuale che è più bassa della media nazionale (43%) ma 7 punti sopra la soglia fissata dal Ministero della Salute. È del 50% ( contro il 51% nazionale) invece la percentuale riferita alla saturazione dei posti letto nelle aree non critiche. Lo si apprende dai dati elaborati dall’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), aggiornati al 18 novembre.
Lo scorso 30 aprile il Ministero della Salute ha individuato la soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche.
“Per area non critica – spiega l’Agenas – si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia”.
“Siamo al di sotto della media nazionale, ma comunque 7 punti sopra le soglie d’allerta stabilite dal Ministero. E’ questo uno dei motivi principali che ci hanno spinto ad anticipare l’entrata in vigore della “zona rossa””. Questo il commento dell’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì.