«La situazione, come da previsioni, è una moderata quantità di apporti nevosi al suolo nelle zone interne e precipitazioni nevose in avvicinamento sulle zone costiere». È l’annuncio dell’ingegnere Silvio Liberatore, dirigente del Servizio di Emergenza della Protezione Civile della Regione Abruzzo. Questa la breve sintesi delle prime conseguenze dell’arrivo di Burian in Abruzzo. «La situazione – specifica Liberatore – al momento è sotto controllo, infatti non si segnalano zone con particolari criticità. Ora, però, la più grande preoccupazione è il gelo, previsto a partire dalle prossime ore».
Cambierà, infatti, nuovamente la situazione meteorologica a distanza di qualche ora d’orologio. «Le temperature si abbasseranno ulteriormente, causando gelate importanti. È previsto che il termometro scenda, nelle aree interne, anche al di sotto dei 15 gradi. Ciò potrebbe comportare una massiccia presenza di ghiaccio sulle strade e, di conseguenza, pericolo di incidenti per gli automobilisti, soprattutto se alla guida di macchine poco attrezzate».
Non a caso si sta cercando di allertare la popolazione e i Prefetti, in sinergia con la Provincia, hanno provveduto all’attivazione dei singoli piani neve comunali. L’Anas, inoltre, «ha provveduto al procedimento della chiusura delle arterie autostradali al traffico pesante».
L’ondata di gelo proseguirà fino a giovedì 1 marzo, quando Burian dovrebbe dare tregua all’Abruzzo.
Foto di: Altomolise