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Abruzzo: “tasse più alte per deficit”, lite nel Centrodestra

Nel summit di ieri, il consigliere della Lega Carla Mannetti ha abbandonato la riunione, seguita subito dopo dal capogruppo del Carroccio, Vincenzo D'Incecco e dal vice presidente della Giunta regionale con delega all'Agricoltura, Emanuele Imprudente.

Il summit della maggioranza di centrodestra sul buco della sanità andato avanti per oltre quattro ore nella giornata di ieri è stato caratterizzato dalla decisione di aumento delle tasse per coprire il disavanzo e da un duro scontro in seno alla coalizione con il presidente, Marco Marsilio, di FdI, che avrebbe apostrofato con parole poco consone il consigliere della Lega Carla Mannetti la quale, scossa, ha abbandonato la riunione seguita subito dopo dal capogruppo del Carroccio, Vincenzo D’Incecco e dal vice presidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente.

Secondo quanto si è appreso e secondo quanto riporta l’Ansa Abruzzo, il motivo dell’attacco di Marsilio sarebbe da ricercare nella contrarietà di Mannetti all’aumento delle tasse, un pensiero espresso in una intervista con la TGR Abruzzo.

Anche altri esponenti di FdI e di Fi hanno manifestato il loro disaccordo.

A sottolineare la difficile situazione, con una nota giunta dopo il vertice, il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Silvio Paolucci, il quale ha annunciato “la stangata Irpef per i cittadini abruzzesi per coprire il buco della sanità, una manovra che dovrebbe essere ufficializzata forse lunedì con una delibera di Giunta”.

“I cittadini – ha detto l’ex assessore regionale alla Sanità – dovranno pagare più tasse per una sanità che costringe 120 mila persone a rinunciare alle cure e con i livelli essenziali di assistenza agli ultimi posti. Ma la destra conferma festival e leggi mancia”.

“Di certo la notizia sta creando enormi frizioni all’interno della maggioranza, alle prese con distinguo e litigi sulla decisione, con parole forti urlate negli scontri interni – ha continuato Paolucci in riferimento allo scontro in maggioranza. – Come certo è anche il fatto che non saranno queste maggiori entrate a guarire la sanità dell’era Marsilio, gli aumenti non bastano a colmare l’enorme deficit del 2024, che trova completa copertura con ulteriori politiche di bilancio. In altre parole il deficit è consistente e ormai strutturale e tutto fa presupporre che stia già aumentando ancora per il 2025″.

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