Un giovane marsicano è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale.
I FATTI – I fatti, oggetto di indagini, si sarebbero verificati nel mese di agosto del 2017. All’epoca, due giovani marsicani, lui di 27 anni e lei più piccola d’età – i quali, in passato, sarebbero stati uniti anche da una relazione sentimentale – si sono ritrovati a pranzo in un ristorante, con lo scopo di festeggiare un compleanno, insieme ad altri ospiti.
Ad un certo punto, la ragazza è uscita dal locale per telefonare al suo fidanzato, che non era presente al pranzo. Dopo un po’, però, sempre secondo il racconto emerso dalla denuncia, sarebbe uscito fuori dal ristorante anche l’imputato, il quale avrebbe, a quel punto, iniziato a parlare con la giovane.
I due avrebbero deciso di fare una passeggiata insieme, raggiungendo un posto isolato. Lì, secondo la denuncia della ragazza, si sarebbe consumata la violenza. Subito accompagnata al Pronto Soccorso dell’ospedale di Avezzano dalla madre, anche lei non presente al pranzo, la presunta vittima è stata visitata dal ginecologo, il quale, però, non avrebbe riscontrato segni di violenza.
La dottoressa Lara Seccacini, della Procura di Avezzano, ha affidato, nei mesi scorsi, ulteriori verifiche ad un proprio consulente, alla ricerca di tracce di violenza sessuale sui vestiti della giovane.
E’ stato, a fronte di ciò, anche prelevato il DNA dell’imputato, difeso dall’avvocato Mario Del Pretaro. Anche questa verifica, però, avrebbe dato esito negativo.
Il Gup del tribunale di Avezzano, la dottoressa Proia, ha disposto, comunque, il rinvio a giudizio: l’udienza è fissata per il 22 ottobre 2020, quando, cioè, il giovane marsicano dovrà comparire di fronte al Giudice per l’Udienza preliminare per rispondere del reato di violenza sessuale.
La giovane si è costituita parte civile, è rappresentata dall’avvocato Filippo Maltese.