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Acqua, consumatori: “Serve unica carta servizi”

Associazioni in Commissione,sprechi e comunicazione poco chiara

Si dicono soddisfatte le associazioni di categoria Adoc Abruzzo e Federconsumatori che, con Adiconsum, hanno riferito nell’audizione programmata oggi da Sara Marcozzi, presidente della Commissione regionale di inchiesta sull’Emergenza idrica, sullo stato delle infrastrutture e delle reti idriche, dispersioni idriche e sullo stato sulla governance dell’Ersi e delle società di gestione.

Le associazioni hanno espresso riserve riguardo a elementi che determinano inefficienza nella gestione dell’acqua, quali la presenza in regione di ben sei società di gestione che, per la loro ridotta dimensione, non riescono a gestire i necessari processi di rinnovamento delle reti e quindi combattere le perdite che vedono l’Abruzzo ai primi posti in Italia, con punte superiori al 50% della risorsa immessa in rete.

Nel rapporto tra società di gestione e consumatori è stato rilevato come queste non hanno applicato in modo chiaro la normativa che riguarda la prescrizione – ridotta a due anni – omettendo di informare in modo chiaro l’utenza riguardo alla possibilità di esercitare quel diritto per le partite pregresse.

Altra richiesta è stata quella di avviare procedure di conciliazione paritetica tra associazioni di consumatori e tutte le società, attivando una sede unica di conciliazione sul modello già in atto per altri settori, così da semplificare le procedure a vantaggio sia dei consumatori sia delle società, con sensibile riduzione del contenzioso.

Secondo le associazioni l’informazione rivolta all’utenza non è chiara e omogenea, soprattutto hanno fatto notare che nella ‘home page’ dei siti non sempre sono pubblicate, con la necessaria evidenza, la carta dei servizi e i processi che i consumatori possono attivare per vantare l’applicazione dei propri diritti, quando negati o non soddisfatti in modo adeguato. Ad esempio nel caso del cosiddetto ‘bonus idrico’. Per questo è stato chiesto di adottare una carta dei servizi unica.

Le associazioni hanno poi sollevato il tema dell’efficienza dei processi di depurazione – a carico delle società di gestione – i cui dati, elaborati e pubblicati dall’ARTA, non sono presenti sui siti web delle società e presentano numerose assenze.

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