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Acqua: promotori manifestazione Chieti, no strumentalizzazioni

"Prendiamo distanze da partiti e politici, vogliamo risposte"

“Prendiamo le distanze da tutti i partiti e le bandiere presenti alla manifestazione: noi abbiamo fatto la richiesta per questo evento, noi facciamo le domande e se non sapranno cosa rispondere vorrà dire che non sono stati in grado di fare il loro lavoro”.

A intervenire è Elda Capriotti, tra le promotrici, con Assunta Ronca e Liliana Esposito, della manifestazione di protesta per la carenza idrica organizzata per lunedì mattina davanti al Municipio di Chieti.

Gli organizzatori respingono l’appoggio arrivato dallo stesso sindaco Diego Ferrara e dai partiti politici, specificando che si chiederanno spiegazioni proprio ai rappresentanti dell’amministrazione comunale. “Saremo lì per avere risposte e non per essere strumentalizzati dalla politica – ha spiegato la Capriotti – pertanto chiediamo che venga messo ben in evidenza quali sono le nostre reali intenzioni e se lunedì crederanno di usarci per fare i loro giochi, dribblando alle nostre richieste come se fossero anche loro a fare domande, gireremo i tacchi e andremo via”.

La Capriotti ricorda che circa un anno fa, insieme a una delegazione dei cittadini, aveva incontrato il sindaco dopo 72 ore senza neppure un filo d’acqua e dopo non aver ricevuto alcuna risposta dall’Aca.

“In quella circostanza – sottolinea – mi ero anche lamentata del fatto che nella presentazione della Giunta, avvenuta due giorni prima, nei programmi sbandierati come priorità, il problema acqua non era neanche stato preso in considerazione. Da quel momento ci fu suggerita l’installazione di una pompa che, se da un lato ha migliorato il servizio nelle case, dall’altro, al pari dell’ autoclave, non ha risolto il problema dell’acqua che continua ad essere carente. E la rottura della pompa per 4 giorni ha reso ancora più evidente il grave disagio. L’acqua non esce dai rubinetti e pompa e autoclave rappresentano solo delle spese aggiuntive per i cittadini in termini di acquisizione, manutenzione ed elettricità e servono ad allentare la pressione di questo problema sugli enti gestori ed amministratori, che di fatto non si stanno adoperando per risolvere la situazione, ma stanno solo cercando soluzioni tappo per non sentirci”.

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