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Ad Avezzano “Figli del Toro”: una storia epica che deve essere narrata

Il secondo emozionante capitolo di una trilogia unica. Si corre indietro nel tempo fino al 91 a. C. per raccontare la storia dell'Italia.

La necessità dell’Italia, probabilmente, nacque molto prima delle date ufficiali che la Storia tramanda. Probabilmente nacque prima nei pensieri e negli spiriti di quei popoli che avrebbero voluto essere alla stessa altezza dei romani, per una purissima questione di uguaglianza, sia morale che formale. Dopo il successo di “Viteliù – Il nome della Libertà”, il Comitato per la Comunicazione Culturale Città di Avezzano, nella giornata di ieri, ha presentato a stampa e lettori “Figli del Toro”: il secondo appassionante romanzo, capitolo numero 2 di una pensata trilogia, dello scrittore Nicola Mastronardi.

La presentazione del nuovo volume si è tenuta nell’Aia dei Musei.

In questo romanzo, Mastronardi torna venti anni indietro: siamo nel 91 a. C.. Il salto temporale a ritroso innesca il meccanismo della narrazione di una storia sconosciuta alla letteratura mondiale: la nascita, epica e sanguinosa, di una nazione chiamata ITALIA.

A moderare l’incontro culturale, in una sala gremita, la professoressa Flavia De Sanctis.

Un romanzo in cui si parla dei Marsi e delle loro inascoltate richieste per ottenere la cittadinanza romana. V’è traccia dei Sanniti e della loro mai spenta vocazione alla libertà. Il romanzo ha già incominciato ad essere conosciuto grazie alle prime tappe culturali. Il tour di presentazione è molto fitto; a soli quindici giorni dall’uscita del volume, si parla già di una imminente ristampa.

Un successo preannunciato.

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