Ad Avezzano parte “Strade Aperte – Percorsi di Incontro e Crescita”, il nuovo progetto dell’Assessorato alle Politiche Sociali che vuole cambiare le regole del gioco: si va incontro ai ragazzi là dove sono – per strada – per prevenire, ascoltare e ricucire. Niente sale conferenze, niente burocrazia: solo occhi negli occhi, giochi di relazione, ascolto attivo e presenza costante.
L’iniziativa rientra nel più ampio programma “Comunità coesa, città più sicura”, ideato e curato dal prefetto a riposo Amalia Di Ruocco, una vera pioniera della prevenzione sociale a livello nazionale.
Il cuore della proposta? Prevenire il disagio prima che diventi devianza. Con discrezione, costanza e competenza.
Promosso dal Comune di Avezzano, in collaborazione con la Caritas Diocesana della Diocesi dei Marsi, l’ASL 1 (Neuropsichiatria Infantile), le scuole del territorio, il mondo dello sport locale e i servizi sociali territoriali, il progetto mira a costruire legami tra giovani difficili (o semplicemente invisibili) e figure adulte affidabili. La parola chiave è “fiducia”, quella che nasce fuori dai contesti formali, nei parchi e nelle piazze, tra le 18 e le 24, quando i giovani si mettono in movimento ma non sempre verso la giusta direzione.
L’équipe educativa – composta da un’educatrice professionale, un operatore Caritas e un mediatore linguistico-culturale – lavorerà in orari serali e pomeridiani in diversi quartieri della città, da Piazza Torlonia a Via Oslavia. L’obiettivo? Intercettare adolescenti a rischio, minori stranieri non accompagnati, ragazzi in povertà educativa e in dispersione scolastica, proponendo percorsi educativi personalizzati, attività sportive con testimonial locali e accompagnamento ai servizi.
“Strade Aperte” non è una formula magica, ma un’alleanza tra adulti responsabili che decidono di esserci – fisicamente – dove la solitudine rischia di diventare pericolo. Perché la sicurezza di una città si costruisce prima che arrivino le sirene, con la fatica paziente della prossimità educativa. E sono proprio le forze dell’ordine, spesso, a ricordare che la repressione non basta.
L’intervento avrà una durata complessiva di 12 mesi, con avvio previsto a giorni (agosto 2025) e conclusione a luglio 2026. Le attività sul campo prenderanno ufficialmente il via con una prima fase di osservazione, mappatura e approccio educativo nei giorni 29, 30 e 31 luglio, seguita da uscite programmate nei giorni 4, 11, 20 e 29 agosto, nelle fasce orarie 18.00–20.00 e 22.00–24.00. Le zone interessate saranno Via Rosselli, Via Oslavia, Via A. Diaz, Via Nazario Sauro, Piazza Risorgimento, Piazza del Mercato e Piazza Torlonia.
Ogni settimana si prevedono due uscite di strada e un incontro d’équipe, secondo un calendario flessibile e adattabile ai ritmi e alle abitudini dei destinatari. Un modo concreto per essere presenti, senza invadere, ma con discrezione e continuità.
Avezzano si candida così a essere laboratorio nazionale di sicurezza sociale: perché la prevenzione non fa rumore ma è determinante. Non a caso per l’intervento, l’assessorato alla sicurezza guidato dall’avvocato Cinzia Basilico ha lavorato fianco a fianco con quello al sociale (assessore Domenico Di Berardino) coinvolgendo la Caritas, senza spese ulteriori per l’ente.
La sintesi dell’iniziativa viene dalle parole della prefetta Amalia Di Ruocco: “Il Comune sta per dare inizio ad una nuova attività grazie al determinante contributo della Caritas che mette a disposizione personale esperto. Dopo l’educazione alla legalità ed all’affettività nelle scuole, gli incontri con gli anziani per parlare di truffe, la giornata per la prevenzione della violenza di genere e l’apertura dello sportello per gli uomini maltrattanti, per avere una comunità più sicura, il Comune si appresta ad affrontare altro tema importante e attuale che è quello del disagio giovanile. Come? Affiancando i giovani dove gli stessi si ritrovano per un gelato, un aperitivo, per lo shopping, per partecipare ad un evento. Gli educatori di strada messi a disposizione dalla Caritas, pertanto, in questi giorni di fine luglio e ad agosto, in orari pomeridiani, serali o notturni, di alcuni giorni a settimana, saranno nelle strade di Avezzano per incontrare, con empatia e amorevolezza, ragazzi e giovani, ascoltare i loro problemi, le loro aspettative. Con pazienza e fiducia, se lo vorranno, parlando con gli educatori, potranno imparare a capire e fare scelte di legalità, di rispetto di sé stessi e degli altri, perché tutti insieme, coesi, possiamo costruire e godere di una comunità più sicura”.