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Ad Avezzano la “Nuova Carta dei Diritti della Bambina”

Iniziativa esemplare per prevenire la violenza di genere fin dall’infanzia. Anche altre amministrazioni della Marsica sono in procinto di adottare la Carta, questo permetterà di portare avanti in sinergia azioni di sensibilizzazione sul tema della parità di genere.

“La violenza di genere” è un tema scottante che “noi Donne dell’Associazione Fidapa, Sezione di Avezzano, abbiamo deciso di affrontare ricominciando dall’educazione e dalla cultura del rispetto delle differenze, attraverso la diffusione del nostro Documento chiamato “Carta dei Diritti della Bambina”:

Un’iniziativa partita fin dal 2019, anno della nostra costituzione come Sezione di Avezzano, avviata prima negli Istituti di Scuola Superiore della Marsica e oggi anche nelle Scuole Medie.

La FIDAPA BWP ITALY è un’importante organizzazione internazionale non governativa nata nel 1919 per sostenere tutte le donne senza alcuna distinzione di etnia, lingua e credo religioso, ed aderisce alla Federazione Internazionale IFBPW (International Federation of Business and Professional Women). È accreditata presso Onu, Fao, Unesco, Consiglio d’Europa e altri organismi internazionali. La Federazione Italiana, fondata nel 1930, conta ad oggi più di 11.000 socie ed ha lo scopo di promuovere, coordinare e sostenere le iniziative culturali delle donne che operano nel campo delle Arti, delle Professioni e degli Affari, autonomamente ed in collaborazione con altri Enti, Associazioni ed altri soggetti.

“La nostra Sezione di Avezzano, composta da donne professioniste, lavoratrici, mamme, mogli, con il coinvolgimento di uomini e donne insieme, sta curando la diffusione della “Carta dei Diritti della Bambina”, documento strutturato su 9 articoli, che punta, attraverso il dialogo e la riflessione con i più giovani, con le famiglie, con le scuole, ad approfondire l’approccio ad una cultura diversa, positiva, accogliente e rispettosa delle differenze, aperta all’ascolto e al confronto”, si legge nella nota stampa.

La “Carta dei Diritti della Bambina” è anche un documento istituzionale, già condiviso in Italia da molte Amministrazioni, Università, Regioni e Fondazioni; in questo momento sul territorio Marsica stiamo curando l’adozione della “Carta” nelle Amministrazioni locali, a tal proposito vogliamo ringraziare i numerosi Comuni che si stanno adoperando a tale scopo ed in particolare l’Avvocato Silvia Morelli, Presidente del Consiglio Comunale di Celano, primo Comune ad adottare ufficialmente, con delibera di Giunta, l’importante documento e le sue finalità. L’Avv. Morelli, con la quale speriamo di portare avanti insieme in futuro importanti iniziative, ha abbracciato subito la nostra proposta facendola sua e portandola in seno al Consiglio Comunale di Celano, dimostrando grande sensibilità verso gli scopi perseguiti dalla Fidapa.

Un sentito ringraziamento va alla Dirigente Scolastica, professoressa Lostagnaro, della Scuola Media Corradini, alla prof.ssa Annamaria Contestabile, a tutte le insegnanti che si sono rese disponibili e soprattutto all’Associazione “I Girasoli” della Dott.ssa Benedetta Cerasani e alla nostra Socia volontaria Dott.ssa Gina Onorato, psicologa e psicoterapeuta, con cui dalla metà di ottobre abbiamo avviato la lettura e l’approfondimento della “Carta” con i ragazzi delle classi I e II sui principi di valore morale e civile che compongono la “Carta”, finalizzati alla tutela delle bambine e delle ragazze, all’educazione all’affettività, al rispetto della persona, alla consapevolezza dei diritti, alla promozione della parità tra i sessi, alla valorizzazione delle differenze tra le bambine e i bambini, al superamento degli stereotipi che limitano la libertà di pensiero e di azione in età evolutiva. Una forte azione di sensibilizzazione sul nostro territorio è fondamentale per mantenere sempre più alta l’attenzione su una problematica che ha radici profonde e può condizionare a più livelli e con diverse modalità la vita di relazione e di successo dei nostri figli”, si legge ancora nella nota.

“La violenza di genere è un problema culturale, ogni forma di linguaggio e l’agire di tutti e tutte noi nel quotidiano sono fondamentali per il cambiamento, per permetterci relazioni migliori, più libere, più rispettose, più felici” (Cristina Obber).

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