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Addio a Giuseppe Adolfo De Cecco

Oggi avrebbe compiuto 77 anni

È con profonda emozione che la famiglia De Cecco e il Gruppo ricordano la figura di Giuseppe Adolfo De Cecco scomparso oggi, dopo una malattia che ha affrontato con il suo spirito indomito. Era nato a Pescara il 1° ottobre 1948 e residente a Fara San Martino. Oggi avrebbe compiuto 77 anni.

Uomo di visione, dirigente attento, protagonista di imprese imprenditoriali e sportive, lascia un’eredità forte, mista ad affetti, passioni e impegno civico.

Il profilo umano e familiare

Giuseppe Adolfo era fratello dell’attuale presidente del Gruppo, Filippo Antonio, e nipote diretto del fondatore. Era sposato con Maria Franca, da cui ha avuto un figlio, Adolfo Maria, oggi anch’egli amministratore del Pastificio di famiglia e imprenditore in ambito agroalimentare.

Nel contesto aziendale, Giuseppe Adolfo ha rivestito ruoli di vertice per oltre trent’anni come amministratore, e poi presidente della Molino e Pastificio De Cecco, affiancando con competenza le strategie di crescita, consolidamento e innovazione. È stato uomo capace di collegare passato e futuro, tradizione e apertura internazionale.

Il contributo alla Pescara degli anni ’70-’80

Negli anni ’70 e ’80, Pescara viveva una stagione di fermento e sviluppo: espansione urbana, fioritura culturale, aspirazioni nuove. In quel panorama, Giuseppe Adolfo fu figura nota e stimata: capace di tessere relazioni tra impresa, istituzioni e società civile. Il suo ruolo pubblico, discreto ma incisivo, contribuì a dare solidità al patto sociale della città, con sguardo orientato al bene comune e al futuro.

Fu spesso presente in iniziative culturali, sportive, filantropiche in particolare dopo l’unione con la moglie Maria Franca; persona che sapeva ascoltare e mediare, non soltanto dirigere.

Il dirigente sportivo: la rinascita del Pescara calcio

Tra gli ambiti in cui il suo nome è rimasto legato con orgoglio alla memoria collettiva c’è lo sport, e in particolare il Pescara Calcio. In anni difficili, Giuseppe Adolfo assunse il ruolo di presidente, impegnandosi per rilanciare il club e restituirgli dignità e ambizioni.

Durante la presidenza De Cecco, il Pescara ottenne una promozione che resta scolpita nella memoria dei tifosi: nel periodo tra il 2009 e il 2011 la squadra vinse i playoff e tornò in Serie B, in un momento cruciale per il club. Nell’annata successiva, con rinnovata ambizione, la società si organizzò per puntare ancora più in alto, confermando la fiducia nella squadra per il ritorno in serie A.

Questi successi non furono solo sportivi: rafforzarono l’identità cittadina, restituirono speranza ai giovani, alimentarono il senso di comunità attorno al club. In quel contesto, Giuseppe Adolfo non fu un presidente “di passaggio”, ma un leader che mise impegno e rischio personale perché Pescara potesse competere nella élite del calcio nazionale. Mantenendo viva una tradizione di famiglia che lega molti dei successi sportivi della squadra proprio all’impegno dei De Cecco.

L’eredità e il ricordo

Il valore di un uomo non si misura solo nelle promozioni sportive o nei bilanci aziendali, ma nei rapporti che lascia, nelle persone che ha accompagnato, nelle speranze che ha intravisto. Giuseppe Adolfo lascia una testimonianza di coerenza, riservatezza e dedizione.

Alla moglie Maria Franca, al figlio Adolfo Maria, ai nipotini Benedetta e Filippo, al fratello Filippo Antonio, ai collaboratori e a tutti coloro che lo hanno conosciuto, va il sentimento più profondo di vicinanza e riconoscenza di tutto il Gruppo. Il ricordo che conserviamo è vivo come fosse ieri: negli attimi di confronto, nelle battute scherzose, nella passione per la sua terra.

Nel nome suo e della sua memoria, il Gruppo De Cecco rinnova l’impegno a proseguire sulla strada della qualità, del legame con il territorio e dell’orgoglio imprenditoriale, così come lui avrebbe voluto.

Negli stabilimenti di Ortona e Fara San Martino e negli uffici di Pescara sono state sospese tutte le attività per oggi e domani, in segno di lutto.

Comunicato stampa

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