Crescere tra trucchi, perfomance teatrali e tre università dà vita a personaggi che non lasciano indifferenti. Ne sa qualcosa lo studioso di spettacolo e truccatore professionista di Avezzano, Adriano Emi, che ha recentemente portato l’arte del suo talento a Jesolo, in occasione della finale del concorso di bellezza Miss Italia.
Adriano è un artista poliedrico. La sua professione di truccatore, confermata dal conseguimento di diplomi e vari attestati presso Chanel, EsteeLauder e Dior House, non è l’unica attività in cui riversa la sua straripante creatività. «Mi laureai con lode in Giurisprudenza presso La Sapienza di Roma dove, per un breve periodo, sono stato ricercatore di Diritto Romano. Poi, per assecondare la mia passione per il teatro,ho conseguito una seconda laurea in Lettere concentrandomi sulle arti performative, sempre legandole all’amore per il trucco. Scena, studio e trucco si reggono per me in una visione totalizzante».
Un’attività senza sosta, dunque, quella che ha occupato la formazione di Adriano Emi, diviso tra lauree (in arrivo la terza presso il DAMS di Roma), i corsi da truccatore e visagista e l’Accademia di recitazione Scharoff. «La passione per il mondo del trucco la porto dentro da sempre. Da bambino iniziai a sperimentare il maquillage:imitavo le tecniche di mia nonna e di mia madre, proprietarie di una profumeria ad Avezzano. Alla Scharoff, invece, ho coniugato recitazione, critica teatrale, storia del teatro, trucco e mimo. A fine anno ho truccato tutti per il saggio finale».
Miss Italia è arrivata dopo anni e lavori importanti, firmati dalla mano talentuosa di Adriano. Oltre che per i volti delle spose che decidono di affidarsi alla sua arte per il giorno più importante della loro vita, Emi è stato make-up artist a Los Angeles per il David Lynch Distruption Festival. Isabella Rossellini, Iva Zanicchi e Paolo Villaggio sono altri nomi che si aggiungono sulla lista delle celebrità che ha truccato, «esperienze molto più rilassanti – sottolinea Adriano – rispetto a quella di Miss Italia, «un lavoro duro, nel quale il meccanismo lavorativo è una vera e propria catena di montaggio: ogni truccatore deve rispettare tempi strettissimi. Solitamente io amo dedicare molto tempo al trucco, lì invece comanda il famigerato ‘ordine del giorno’».
Truccare al concorso che elegge la bellezza italiana per eccellenza è un nuovo traguardo che segna la brillante carriera di Adriano Emi, che non dimentica il trascorso che lo ha portato fin dove, forse, mai aveva sperato di arrivare. «Fondamentale per me è stato vivere il teatro dal vivo, all’Accademia Scharoff. Lì ho capito che tutto ciò che mi affascinava era legato insieme, trucco, canzone, danza, teatro a 360 gradi. Devo moltissimo a Franca Valeri, al magnifico e più grande comparatista italiano, Massimo Fusillo, mio relatore, e al direttore della Scharoff, Luigi Rendine. I loro insegnamenti saranno, per sempre, le mie linee guida».