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Adsu, Pietrucci: “Morgante si dimetta”

"I danni che sta creando agli universitari e alla città hanno ormai superato il livello di guardia"

Il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci chiede le dimissioni del presidente del Consiglio di amministrazione dell’Adsu dell’Aquila, Eliana Morgante.

LA NOTA

Arrivare a chiedere le dimissioni di un amministratore è sempre un gesto estremo, l’ultimo che purtroppo si è costretti a compiere quando ogni altro tentativo è fallito.
Ma purtroppo l’inefficienza che caratterizza la gestione del Consiglio di Amministrazione dell’ADSU e i danni che sta creando agli universitari e alla città hanno ormai superato il livello di guardia.

Dal primo ottobre – dopo la chiusura della Campomizzi che ospitava gli studenti – dovevano essere messi a disposizione almeno i pochi alloggi reperiti in immobili ATER e in altre strutture.

Invece nemmeno questo è stato fatto.

Gli studenti fuori sede giunti in queste ore dalla Puglia, dalla Sicilia o da altre regioni del paese hanno trovato questa vergognosa sorpresa ad attenderli.

Purtroppo questa non è che l’ultima goccia che fa traboccare un vaso di inefficienza e incapacità.

Alle spalle abbiamo anni di fallimento che, invece di facilitare la residenzialità studentesca e i servizi universitari orientandoli sempre più verso il centro storico e integrandoli con la vita cittadina, ha drasticamente tagliato i posti letto spostandoli non alla periferia, ma direttamente fuori città, vicino a Cansatessa.

E poi ricordo le Borse di studio elargite con mesi e mesi di ritardo, come pure è successo coi rimborsi delle tasse regionali.

Per questi errori e carenze ho fatto ben due richieste di Accesso agli Atti, ancora inevase per andare fino in fondo nelle assurde responsabilità del Cd’A.

È terribile dover constatare che proprio l’ADSU sia il primo nemico dell’Aquila città universitaria e della conoscenza, una città che ha una gloriosa tradizione accademica e vede l’impegno costante dell’Ateneo e l’ulteriore sviluppo e qualificazione formativa grazie alla nascita del GSSI.

L’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario deve battersi per migliorare i servizi, chiedere più risorse, pretendere attenzione e collaborazione da Regione, Comune, ASM, ecc.
Invece la gestione Morgante è sempre stata succube, servile, incapace di chiedere, di ottenere e di operare.

Si rinnovino subito la presidenza e il Consiglio d’Amministrazione, prima che facciano ulteriori irreparabili danni.

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