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Agente di polizia aggredito nel carcere di Pescara

Sinappe denuncia episodio e sovraffollamento struttura

Ancora un episodio di violenza nel carcere di Pescara dove un agente della Polizia Penitenziaria è stato vittima di un’aggressione.
L’agente in servizio, come comunicato dal sindacato Sinappe, presso il reparto detentivo seconda penale, è stato colpito con un pugno alla mandibola da un detenuto, senza alcuna motivazione.
Trasportato all’ospedale di Pescara, l’agente è stato giudicato guaribile in tre giorni.
Si tratta del quarto episodio di violenza da parte dello stesso detenuto che continua a rimanere nella struttura nonostante le numerose relazioni e segnalazioni inviate agli uffici competenti a Roma.
Il Sinappe ribadendo la condanna per l’accaduto accoglie con favore l’arrivo di 17 nuove unità di Polizia Penitenziaria, che rappresentano un primo passo, ma non una soluzione (mancano ancora circa 40 agenti per garantire una copertura adeguata). Resta forte il rammarico per la gestione dei detenuti psichiatrici (solo 6 posti disponibili) e soprattutto per il problema del sovraffollamento ormai insostenibile con quasi 400 detenuti, con una sezione detentiva chiusa, e una pressione crescente sul personale.

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