Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Pescara hanno arrestato P.C. , assistente Capo della Polizia Penitenziaria del carcere di Pescara, con l’accusa di corruzione. L’attività di indagine diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica Paolo Pompa, ha fatto luce sulle condotte illecite dell’agente che in più occasioni avrebbe ricevuto denaro o altre utilità in cambio di “favori” ai detenuti, ai quali metteva a disposizione il suo telefono cellulare per chiamate non consentite, oppure consegnava ai detenuti piccoli smartphone facili da nascondere. Proprio il ritrovamento di due telefoni è servito a far scattare le indagini, uno era addosso ad un detenuto l’altro è stato trovato in una cella. Oltre a questo, P.C. forniva anche droga e alcol ai detenuti.
L’uomo era già stato arrestato dagli agenti della sezione antidroga della Squadra Mobile lo scorso 20 aprile, insieme ad 22enne albanese, per spaccio. Ora P.C. è ai domiciliari ove già si trovava per il precedente arresto per droga.
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