“Non vi è alcuna chiusura degli uffici ma solo una rideterminazione dei responsabili di ufficio delle Agenzie per la promozione culturale di Lanciano e Sulmona che resteranno operative ed aperte come sempre”.
Questo il commento dell’assessore alla Cultura Mauro Febbo e del suo collega di Giunta, Nicola Campitelli a seguito delle polemiche suscitate a livello amministrativo.
“Paradossale e assurdo ricevere critiche e denunce proprio da coloro che in questi anni hanno lasciato la Regione Abruzzo senza un assessore alla Cultura, senza fondi e quindi priva di una programmazione certa. Sulmona e Lanciano non verranno assolutamente depotenziate e le unità lavorative rimarranno le stesse. Anzi, questo Governo regionale – continuano Febbo e Campitelli – ha approvato una riorganizzazione seria e concreta della macchina regionale, corrispondente alle coperture finanziarie disponibili per colmare proprio le inadempienze della Giunta D’Alfonso”.
Febbo e Campitelli, poi, aggiungono: “Inoltre, i nostri predecessori – proseguono – hanno proceduto ad un insensato e dannoso pre-pensionamento di centinaia di dipendenti a cui si aggiungono quelli di quota 100 lasciando la Regione priva, per cinque anni, dell’assessore alla Cultura e al Turismo. Si sono impegnati solo in interventi-spot lasciando orfane tutte le istituzioni meritorie della Regione. A tal proposito, in questi mesi, abbiamo riorganizzato gli uffici territoriali del Dipartimento Cultura della Regione con un nuovo assetto dei responsabili di ufficio, dando concretezza alle legittime aspettative dei professionisti della Cultura con specifici bandi per le attività culturali e investendo sull’acquisto di nuovi testi da destinare alle biblioteche delle Agenzie per la promozione culturale. Attività che, nei cinque anni del precedente Governo, è stata completamente ignorata. Pertanto – concludono Febbo e Campitelli – consideriamo fuori luogo e pretestuose le accuse sollevate da alcuni esponenti di centrosinistra che solo oggi si accorgono come in Regione Abruzzo esista anche un settore importante e strategico chiamato Cultura”.