E’ stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione un uomo di 39 anni, di nazionalità magrebina, per i reati di violazione di domicilio e tentate lesioni gravi.
All’udienza del 5 febbraio, il giudice del Tribunale di Avezzano ha condannato un marocchino di 39 anni, da tempo residente nella Marsica, ad un anno e sei mesi di reclusione per essersi introdotto di notte in un’abitazione ed aver aggredito, armato di coltello, i familiari che erano all’interno.
I FATTI – I fatti si sono verificati a Luco dei Marsi nel 2015. Un uomo di 47 anni originario di Caserta e la sua compagna, una marsicana di 42 anni, stavano, al momento dei fatti oggetto di processo, dormendo nella propria abitazione nel pieno centro di Luco dei Marsi, quando, durante la notte sono stati svegliati da rumori sospetti.
Con loro, nel letto, c’era anche il figlio di solo un anno di età.
Le vittime hanno sentito, terrorizzate, i passi dell’intruso avvicinarsi mentre lo stesso saliva al secondo piano dove si trovava la camera da letto. Giunto ai piedi del letto, l’intruso ha aggredito la famiglia lanciando due coltelli che aveva prelevato poco prima dalla cucina dell’abitazione, per fortuna senza centrare i bersagli.
Durante l’aggressione il magrebino ha urlato ripetutamente alle vittime la frase “andate via!”. A quel punto, per proteggere la propria famiglia, il quaratasettenne, padrone di casa, ha affrontato il magrebino, riuscendo a metterlo in fuga. Pare che l’extracomunitario fosse il precedente inquilino dell’abitazione e, benché sfrattato dal proprietario, pretendesse ancora di poter utilizzare l’immobile al posto degli inquilini che avevano sottoscritto il nuovo contratto di locazione e che, in quel momento, lecitamente stavano occupando l’immobile.
Lo straniero, infatti, non disponendo più delle chiavi, quella notte è entrato forzando la porta.
I due si sono costituiti parte civile e sono stati rappresentati nel processo dall’avvocato Mario Del Pretaro, del foro di Avezzano.
Il tribunale di Avezzano, rappresentato dal giudice Giampiero Lattanzio, ha condannato l’imputato ad un anno e sei mesi di carcere, per violazione di domicilio e tentate lesioni gravi.