Mauro Nardella della Uil Penitenziaria solleva la questione circa lo “sfratto” degli agenti del carcere di l’Aquila, definendolo come uno «sgambetto da parte dell’Amministrazione penitenziaria». Giunta la notizia Nardella afferma: «Con sgomento la Uil ha appreso della vergognosa politica di ‘sfratto’ che la Direzione del carcere dell’Aquila ha praticamente adottato nei confronti del suo personale di polizia penitenziaria. Quello al quale ho assistito ieri, nel momento in cui mi è pervenuta la nota indirizzata a tutta la polizia penitenziaria del quadro permanente ad esclusione, quindi, di quello facente capo al GOM (Gruppo Operativo Mobile) e vertente sulla nuova politica di assegnazione degli alloggi all’interno del contesto carcerario, è stato il peggiore atto amministrativo che abbia mai potuto verificare nella storia sindacale che mi riguarda». Gli agenti secondo le nuove disposizioni saranno alloggiati in edifici del progetto C.A.S.E. grazie ad una convenzione con il Comune dell’Aquila. Nardella avverte che allo stato di agitazione seguiranno altre e più incisive manifestazioni di protesta non ultimo lo sciopero della fame con astensione dalla mensa di servizio.
Carceri: agitazione Uil su alloggi agenti l’Aquila
Nardella: «Il peggiore atto amministrativo che abbia mai potuto verificare»