Una sala gremita ha accolto il convegno “Il valore della Cura che resta”, promosso da AISLA in occasione della Giornata Mondiale dell’Ascolto. La cornice storica e prestigiosa del Castello Orsini di Avezzano ha fatto da scenario a un pomeriggio intenso di testimonianze, confronto e riflessione sul tema della cura e della prossimità in un territorio che conta 130 persone con SLA.
A introdurre la giornata, il Vescovo della Diocesi dei Marsi Giovanni Massano, il Sindaco di Magliano dei Marsi Pasqualino Di Cristofano, l’Assessore Regionale Mario Quaglieri, il Consigliere Comunale Stefania Antidormi, insieme a Davide Rafanelli, Consigliere nazionale AISLA e persona con SLA, che ha ricordato quanto il Centro di Ascolto dell’associazione rappresenti un presidio insostituibile di sostegno, orientamento e accoglienza per le famiglie. Contatti: [email protected] | 02/66982114.
Il fulcro dell’incontro è stata la storia di Nazzareno e Angela Moroni, marito e moglie di Avezzano, raccontata dal giornalista Sergio Barducci nel suo libro “Nel tuo silenzio” (Egida Minerva). Una vicenda vera, che ha commosso l’uditorio e ricordato quanto l’ascolto sia un gesto di cura fondamentale. In un mondo sovraccarico di rumore, il silenzio dello stare accanto diventa quindi colonna portante e testimonianza di resilienza.
Il convegno ha anche segnato l’avvio del corso di formazione ECM gratuito “Prendersi cura della persona con SLA. Percorsi di formazione integrata per la qualità della vita”, rivolto principalmente agli operatori sanitari della rete territoriale abruzzese. Con 28 ore tra lezioni in presenza e online e sei mesi di tutoraggio clinico su casi ad alta complessità, il percorso mette a disposizione 38 crediti ECM.
Il corso in partenza, con 85 iscritti, conferma quanto sia sentita la necessità di strumenti concreti di supporto professionale. Sono ancora disponibili alcuni posti fino a un massimo di 100. Per informazioni e iscrizioni: [email protected].
“In Abruzzo vogliamo consolidare una rete capace di rispondere ai bisogni complessi della SLA – ha sottolineato Marco Di Norcia, referente AISLA L’Aquila –. La qualità della cura nasce dall’incontro tra professionalità e ascolto. È questo il senso profondo del nostro lavoro: far sentire a ogni persona e famiglia che non sono sole, anche in una regione segnata da montagne e da territori interni spesso isolati.”.
La giornata si è conclusa con una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di istituzioni locali, operatori sanitari e sociosanitari e assistenti sociali, impegnati a individuare strategie condivise per una presa in cura integrata. Un’occasione per parlare di continuità assistenziale nelle aree interne, potenziamento dei centri di riferimento e formazione congiunta di professionisti e caregiver.
Il convegno ha così messo in luce il ruolo di AISLA come punto di riferimento sul territorio, la forza delle famiglie e la dedizione dei volontari, custodi di una rete solidale capace di trasformare l’ascolto in un’azione concreta di cura: perché in Abruzzo, come in tutta Italia, la cura che resta nasce proprio dall’ascolto, dalla prossimità e dall’impegno condiviso
Comunicato stampa