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Al Castello Orsini spettacolo per la “Giornata della Memoria”

Domenica 26 gennaio a conclusione della Marcia della Pace

Domenica 26 gennaio alle ore 18.30, a conclusione della Marcia della
Pace promossa dalla Tavola della Pace, la cooperativa Fantacadabra e il
Teatro Stabile d’Abruzzo sono lieti di poter proporre, presso il
Castello Orsini di Avezzano, lo spettacolo: “IO MI RICORDO…” per la
“Giornata della Memoria”
Lo spettacolo verrà replicato lunedì 27 gennaio alle ore 10.30.
Con lo spettacolo “Io mi ricordo…” la compagnia Fantacadabra e il TSA
partecipano alla “Giornata della Memoria” per commemorare le vittime
della Shoah proponendo anche quest’anno un progetto speciale in ricordo
della Shoah. “Io mi ricordo…” con in scena Laura Tiberi e Antonella
Palombizio. Le scene di Santo Cicco e la regia di Mario Fracassi
“Perché non posso più andare a scuola papà?” “Perché siamo ebrei …”
Storie dolorose, indimenticabili, quelle di Etty, Hanna, Liliana e …
Storie di cui il mondo deve farsi portatore per tramandare quello che è
stato e che non deve mai più accadere. Racconti che nascono dalla
personale esigenza di aiutare le giovani coscienze a familiarizzare con
fatti dolorosi che fanno parte del nostro passato attraverso gli
strumenti più adatti. Lo spettacolo ci parla in modo semplice, diretto.
Racconta di infanzie felici e spensierate, quelle di Etty, Hanna e di
Liliana. Bambine e donne di un’adolescenza stravolta, di viaggi al
limite della sopravvivenza e di prigionie che si fatica ad immaginare. E
per qualcuna, di un ritorno, difficile, faticoso e di un amore, infine,
che fa rinascere.
Lo spettacolo si mostra più che mai fondamentale, imprescindibile in un
momento storico in cui i temi della guerra, della sopraffazione,
dell’immigrazione, della sovranità nazionale, dei confini, tornano a
dover essere affrontati in un modo sconvolgente. La forza del racconto
di vite reali, di fatti realmente accaduti, rende tangibile la
precarietà di molti traguardi civili raggiunti dall’uomo.
Può sempre succedere qualcosa che rischi di indebolire queste certezze
ritenute, fino a poco prima, pienamente condivise. Ecco allora che quei
valori, di umanità, di uguaglianza, di tolleranza, tornano a dover
essere difesi, compresi, tutelati. Le storie di Etty, Hanna e di Liliana
ci danno la possibilità di affrontare non solo il tema della
deportazione ma anche, l’effetto delle leggi razziali che porta alla
privazione di una serie di diritti civili. Ancora, si parla di
clandestinità, del tentativo di fuga da un paese avverso, da una terra.
Lo spettacolo trascende il mero racconto offrendo innumerevoli spunti di
dialogo col pubblico.
Dalla difficoltà di discernere il bene e il male nel rapporto tra etica
e legge scritta, allo sviluppo del concetto di identità personale e
collettiva, alla presa di coscienza dell’importanza delle politiche di
welfare e della tutela dello Stato verso i suoi cittadini attraverso un
sistema di protezione e accoglienza. L’Arte resta l’unico strumento per
combattere l’odio, la violenza, la discriminazione. Lo spettacolo sarà
rappresentato anche il 28, 29, 30 e 31 gennaio a Sulmona presso il Cine
Teatro Pacifico

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