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Al via il corso per Guide del Parco Nazionale Maiella

Valorizzazione attività economiche e dell'occupazione locale

Prende il via il Corso di formazione organizzato dal Parco Nazionale della Maiella per il riconoscimento del titolo di “guida del Parco”.

L’iniziativa si colloca nell’ambito dello sviluppo e della valorizzazione delle attività economiche e dell’occupazione locale promossi dall’Ente Parco.

Le Guide del Parco, sottolinea il direttore Luciano Di Martino, “sono figure di mediazione tra il Parco e il fruitore, e come tali facilitatori della lettura del paesaggio naturale e interpreti della natura stessa”. Il primo corso, cui partecipano 21 aspiranti Guide, avrà una durata complessiva di 120 ore di lezioni teorico-pratiche. “Le Guide, rappresentando l’immagine del Parco all’esterno – ha detto il presidente Lucio Zazzara – dovranno essere in grado di comunicare senso di appartenenza e di valorizzare in ogni dettaglio il Parco stesso, oltre a sapersi rapportare con l’utenza straniera”.

E’ fondamentale per l’Ente Parco avere a disposizione un elenco di operatori di alto profilo professionale che si pongano in maniera propositiva per la costruzione di attività che sensibilizzino alle questioni legate a tutela, gestione sostenibile e buone pratiche in materia ambientale, ai cambiamenti climatici.

La notizia dell’avvio del corso è stata anche l’occasione per presentare, nella Badia Morronese, sede del Parco, il libro di Stefano Ardito “Escursioni nel Parco Nazionale della Maiella” edito da Idea Montagna. “La Maiella è famosa per i suoi itinerari lunghi e faticosi che vanno sul Monte Amaro, sull’Acquaviva, sulle altre grandi cime. Negli ultimi anni c’è stato un grosso lavoro per sviluppare, aumentare e rendere meglio segnati i sentieri di quota media e di quota bassa. Ci sono i percorsi che vanno agli eremi celestiniani, i nuovissimi sentieri di Lettomanoppello e dei centri vicini che vanno verso le miniere di asfalto e di bitume abbandonate, una risorsa culturale enorme. Ci sono tanti percorsi ed è interessante il fatto che sulla Maiella, secondo massiccio più alto in Abruzzo e nell’Appennino, ci sono sentieri che possono essere percorsi, senza neve, tutto l’anno, anche in pieno inverno”.

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