Una partita d’altri tempi, con una cornice di pubblico che ha onorato il derby nel rispetto di una sportività che è abbastanza raro riscontrare in occasioni del genere.
Di fronte a una tribuna gremita fino all’inverosimile (circa 700 spettatori), Fucense Trasacco e S. Benedetto hanno dato vita a un match che ha richiamato alla mente gli scontri di campanile degli anni 60.
Fumogeni, bandieroni, slogan, tamburi, per incitare i propri beniamini e spronarli alla ricerca della vittoria.
Ha prevalso la Fucense, che ha saputo sfruttare ogni più piccolo dettaglio nel corso dei 90’, ma il S.Benedetto non ha affatto demeritato, anzi!
Perché a passare in vantaggio sono stati proprio gli ospiti con il loro uomo faro, quel Catalli che si conferma cecchino infallibile quando vede la porta.
La Fucense ha avuto il merito di non demoralizzarsi e con Tullio prima e Cancelli poi, ha ribaltato la partita con un uno-due che ha messo k.o. i giallorossi.
Ininfluenti le ultime due segnature arrivate in pieno recupero, quando il S.Benedetto era riversato tutto in avanti alla ricerca del gol che avrebbe potuto riaprire l’incontro.
Unica nota stonata, il parapiglia che si è acceso intorno al 11’ della ripresa, che è costato l’espulsione a Bisegna e Albertazzi, vale a dire due degli uomini più importanti nei rispettivi scacchieri.
In base ai risultati verificatisi in questo turno di campionato, non ci sembra azzardato pronosticare che il girone A di Promozione potrebbe parlare marsicano fino alla sua conclusione, perché lassù in vetta sta per arrivarci anche l’Angizia. (p.oli)
Alla Fucense il derby con il S.Benedetto
Punteggio numerico che punisce oltre misura gli ospiti