In agricoltura sono stimate perdite del 70% per il vitivinicolo, del 40% per i cereali, dell’80% per i legumi e del 50% per gli olivi e “in questo drammatico contesto il Consorzio Bonifica Centro, invece di intervenire con sgravi per aiutare gli agricoltori, li penalizza ulteriormente togliendo la rateizzazione dei contributi con Agenzia delle Entrate”.
È quanto si legge in una nota del Comitato Bonifica Sostenibile che fa sapere come, “a differenza dei restanti consorzi il Consorzio Bonifica Centro fa marcia indietro dopo 15 anni, senza alcuna comunicazione ufficiale. Abbiamo dovuto apprenderlo dal sito dell’Agenzia Riscossione nell’aggiornamento del 2 gennaio.
La decisione è un colpo mortale per un settore già in grave crisi perché gli importi cumulati riguardano più annualità. Si potrà rateizzare unicamente con il Consorzio, prima che vengano trasmessi i ruoli alla riscossione coattiva – informa il Comitato – scrivendo alla casella di posta rateizzazione@bonificacentro.it o alla pec consorziocentro@pec.bonificacentro.it, con rate che saranno molto più alte, 4 volte e mezzo superiori a quelle che avrebbe concesso l’agenzia di riscossione”.
Il motivo, spiega ancora nella nota il Comitato, “è squisitamente contabile: l’Aca dovrebbe pagare 4,7 milioni di euro oltre l’arretrato, ma dice che farà ricorso, alla Regione Abruzzo e ad altri enti si addebitano solo le spese dirette, per il settore privato della depurazione è stato necessario spendere quasi 2 milioni di euro extra“.
Il provvedimento, chiede il presidente del Comitato, Gabriele Trovarelli, “va revocato immediatamente, perché la soluzione ai problemi del Consorzio non è quella di vessare i Consorziati, ma far pagare gli Enti pubblici che beneficiano dei servizi consortili e impedire che si sperperino i soldi in settori diversi da quelli istituzionali”.