Un impegno formale della Giunta regionale ad eliminare gli allevamenti intensivi e l’uso delle gabbie per animali negli allevamenti zootecnici d’Abruzzo.
Lo ha ottenuto il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari con l’approvazione di una Risoluzione a sua firma nella terza commissione consiliare di oggi.
“Sono soddisfatto del risultato ottenuto con l’approvazione di questo documento – commenta Pettinari al termine della commissione -. L’Abruzzo deve guardare verso il futuro e quello degli allevamenti intensivi è un tema su cui bisogna intervenire il prima possibile per garantire sicurezza alimentare, benessere degli animali e un minor impatto ambientale. La risoluzione è tesa anche a far appoggiare all’Abruzzo nella conferenza stato Regioni la proposta di iniziativa popolare (ICE) “End the Cage Age”, che ha raccolto più di 1,4 milioni di firme, di cui più di 90 mila in Italia, e l’adesione di oltre di 170 organismi, che ha chiesto la fine dell’uso delle gabbie negli allevamenti”.
“In Regione – continua – nel Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020, sono state previste delle misure per il settore zootecnico, volte ad agevolare la crescita di allevamenti estensivi a discapito di quelli basati su attività intensive. Anche nel Programma Operativo Regionale 2018-2020, in tema di aiuti e consulenze per gli allevatori, troviamo tra le finalità il miglioramento delle condizioni di igiene e benessere animale negli allevamenti. È arrivato quindi il momento di coinvolgere fattivamente gli allevatori abruzzesi con l’obiettivo di disincentivare gli allevamenti intensivi sostenendo un sempre più massiccio passaggio a metodi di tipo estensivo e improntati sulla sostenibilità ambientale e il benessere degli animali”.
“E su questo ho ottenuto un impegno formale della Giunta. Ora mi auguro che all’impegno seguano le azioni concrete, anche alla luce del parere dell’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (EFSA) che sottolinea come la salute alimentare dei cittadini sia connessa alla salute degli animali da allevamento, a causa degli stretti legami tra benessere e salute degli animali e malattie di origine alimentare. Molti studi, inoltre, connettono gli allevamenti intensivi a un peggioramento della qualità dell’ambiente in cui viviamo e ai rischi sulla salute dei cittadini che consumano carne allevata presso strutture che utilizzano gabbie, dove gli animali sono più soggetti a virus e batteri, e si ricorre in maniera più aggressiva all’utilizzo di antibiotici che poi ritroviamo nella carne che consumiamo, dando luogo al grave fenomeno dell’antibiotico resistenza”.
“È necessaria, quindi, una revisione celere della gestione del sistema degli allevamenti in Abruzzo, al fine di risolverne le numerose criticità. Anche a tutela dei numerosi imprenditori e lavoratori del settore: nella Regione Abruzzo gli allevamenti di bestiame rappresentano più del 20 per cento del totale delle aziende agricole e contano più di 13 mila imprese. L’attività zootecnica rappresenta in molte aree della Regione, specie quelle meno favorite, il fattore basilare per la difesa delle risorse naturali, la conservazione e la valorizzazione del paesaggio. Grazie all’approvazione di questa Risoluzione oggi si compie un passo in avanti importante in un cammino che può proseguire in un’unica direzione: tutela dell’ambiente e della salute alimentare”, conclude.