Con decreto monocratico del presidente Franco Frattini, la terza Sezione del Consiglio di Stato, riconoscendo la fondatezza del ricorso in appello dell’Associazioni ENPA, LAC, LAV e WWF, patrocinate dall’avvocato Valentina Stefutti, ha nuovamente bloccato la caccia nel versante laziale della Zona di Protezione Esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, riformando l’ordinanza del TAR Lazio che, in contrasto con la precedente decisione del suo Presidente, non aveva concesso la sospensiva su ricorso delle Associazioni.
Il provvedimento è molto importante perché vieta l’attività venatoria in una delle aree fondamentali per la tutela dell’Orso marsicano, specie a rischio estinzione, di cui sono da poco morti 3 individui (una madre con due cuccioli) sui circa 50 rimasti in vita, caduti in una vasca per la raccolta dell’acqua piovana non adeguatamente protetta, simbolo di una attività di controllo non adeguata proprio nelle Zone di Protezione Esterna del Parco.
La caccia verso altre specie è un problema per l’Orso, sia per le possibili uccisioni ‘involontarie’, sia per il grave disturbo che reca comunque alla specie.
Fonte: Asipress
Foto di: Terre Marsicane