Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi esprime «massimo sostegno all’iniziativa nonviolenta di Rita Bernardini, giunta al diciottesimo giorno di sciopero della fame, che intende proseguire ‘fino a quando non ci saranno rassicurazioni sulla riforma dell’ordinamento penitenziario».
‘Ieri – scrive Agl Abruzzi in una nota – la candidata Garante dei detenuti abruzzesi, che ne ha svolto più volte le mansioni di fatto a partire dal caso di Fabrizio Pellegrini nonostante i continui rinvii della nomina da parte del Consiglio regionale, ha dichiarato a Radio Radicale: «Lo dico al Ministro Andrea Orlando: questa legislatura non si può concludere senza qualcosa di concreto per la legalità dell’esecuzione penale in Italia, che non riguarda solo il carcere ma anche quello che avviene fuori dal carcere nel momento in cui il detenuto finisce di scontare la sua pena. Molte delle riforme che si possono concretamente fare sono contenute nei titoli della riforma dell’ordinamento penitenziario. Vogliamo che tale riforma abbia una corsia preferenziale che sia separata dal disegno di legge sul penale»’.
«La convergenza tra Albamonte, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, e Migliucci, presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane, che li vedeva entrambi distanti, seppur con motivazioni differenti, dall’intero pacchetto giustizia sul quale sembra che il Governo voglia mettere la fiducia – ha evidenziato Bernardini – erano d’accordo su questo: perché non stralciare la parte sulla quale non ci sono divisioni, ossia quello dell’ordinamento penitenziario? Lo so che rischio la salute ma non smetterò lo sciopero della fame fino a quando non ci saranno rassicurazioni sulla riforma dell’ordinamento penitenziario. Questa legislatura – ha concluso l’esponente radicale – non si può concludere con un silenzio che attanaglia l”intera popolazione carceraria».
Fonte: AGI
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