“In questi ultimi tre anni, grazie al lavoro incessante dei sindaci, delle Anci delle regioni del cratere e dell’Anci nazionale, sono stati fatti importanti passi avanti. Oggi, al settimo anniversario del primo degli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia, possiamo guardare al futuro dei nostri territori con una fiducia e una speranza che abbiamo saputo riaccendere ed alimentare superando tutte le difficoltà e gli errori della fase iniziale”.
Così il presidente di Anci Abruzzo e coordinatore delle Anci del cratere Sisma 2016, Gianguido D’Alberto, intervenuto questa mattina ad Amatrice alla commemorazione delle vittime del terremoto che sette anni fa sconvolse il Centro Italia.
Un cambio di passo che per D’Alberto è frutto “della costante interlocuzione con la struttura commissariale e con l’intera filiera istituzionale e dalla svolta impressa prima da Legnini e portata avanti oggi dal commissario Castelli”.
“Il ruolo dei sindaci – rimarca D’Alberto – è stato fondamentale per ottenere norme di semplificazione, di potenziamento delle risorse umane e finanziarie. Basti pensare all’ordinanza 100, che ha consentito alla ricostruzione privata di partire. Ad oggi, secondo i dati resi noti dal commissario Castelli e aggiornati a luglio 2023, sono state presentate complessivamente 28.855 richieste di contributo sulle circa 50.000 attese, di cui 17.478 hanno ottenuto un decreto di concessione. Numeri che fino al 2020 erano impensabili”.
“Con il commissario Guido Castelli, che ringraziamo per il lavoro in continuità svolto fin dal primo giorno – aggiunge il coordinatore delle Anci del cratere 2016 – stiamo proseguendo sulla strada della semplificazione. Come Comuni abbiamo chiesto un’ulteriore implementazione delle risorse, sia economiche che umane, anche sulla scorta delle criticità emerse nell’ultimo anno, a partire dall’aumento dei prezzi, trovando la disponibilità del commissario. E oggi più che mai non possiamo che ribadire la richiesta che la ricostruzione resti una priorità nell’agenda del Governo”.