“Parole discriminatorie da parte del Sindaco, Nicola Blasetti, nel suo ultimo post su Facebook, dove scriveva: “Non si accettano lezioni da Oriundi o da Emigranti”. Subito dopo cancellate, accorgendosi forse dei toni eccessivi. E in una nota subito sotto, sempre il Sindaco, invita addirittura uno dei contestatori a tacere altrimenti avrebbe raccolto eccessivo consenso, perché d’altronde i contestatori son fastidiosi e quindi è meglio che stiano in silenzio. Se queste sono le espressioni che gli vengono fuori quando apre bocca, forse è meglio per lui tornare al silenzio, allo sguardo vacuo e alla testa bassa a cui siamo abituati in Consiglio Comunale. Se loro hanno deciso deliberatamente di non commemorare l’80esimo anniversario del 25 aprile non possono scusarsi dicendo che si è sempre fatto così. Non sta in piedi, non è ammessa una tale risposta. Si assumessero le responsabilità di quello che fanno e, soprattutto, di quello che non fanno. Perché questa è un’Amministrazione di ombre e di fumo, altro che chiarezza”. Lo scrivono in una nota i consiglieri di minoranza Giovanni Domenico Mancini, Antonio Mastrangelo, Giovanni Ceglie, Marco Di Pangrazio e Gianluca Di Pangrazio.
“Non si accorgono che nella superficialità di screditare e denigrare continuamente, si contraddicono e danno anche prova di una totale ignoranza del senso delle istituzioni, di una inadeguatezza politica e di una completa incapacità amministrativa, che sfociano nella rovina in cui stanno facendo sprofondare il nostro Ente e il nostro territorio.
Inoltre, per aggiungere strafalcioni a strafalcioni e sempre nella frettolosità delle accuse, si arrogano persino il diritto di stabilire chi appartiene o meno a una comunità, parlando appunto con leggerezza di Oriundi ed Emigrati. Ma chi o cosa definisce chi ha vissuto a sufficienza una comunità per poter dire di far parte o di vivere quella comunità? Di certo non loro. Di fatto, stiamo parlando di concetti molto delicati e complessi, eppure loro si elevano a giudici del popolo con una preoccupante facilità. In realtà, – continuano i consiglieri di opposizione – la superbia e la prepotenza di definire chi appartiene o meno a una comunità o a un paese sono il risultato di ignoranza, comprovando il bassissimo senso delle istituzioni e dando ulteriore prova, se mai ce ne fosse bisogno, della loro scarsezza culturale, che portano appunto a commenti con note discriminatorie come quelli postati dal Sindaco Blasetti (prontamente cancellati). Queste sono le stesse persone che non considererebbero un Da Vinci italiano in quanto espatriato però poi sarebbero i primi a rivendicare l’italianità de La Gioconda. Quanta incoerenza, quanta ignoranza. Da parte nostra, non ci stancheremo mai di denunciare abusi, mancanze, calunnie e irregolarità di chi non ha mezza idea di come si gestisce una pagina Facebook, figuriamoci un Comune italiano”, questa la conclusione.