Sono tante, anzi tantissime le corone d’alloro che, in questo periodo di forte crisi ed emergenza sanitaria nazionale, vengono indossate dai talenti della nostra Marsica e del nostro Abruzzo. Talenti, giovani uomini e giovani donne, che si preparano stando a casa, studiano, si laureano e crescono dal punto di vista professionale attraverso lo schermo di un pc. Condividendo le emozioni tramite social, sorridendo da lontano. Cercando il sapore della normalità anche in un caffè assaporato prima della discussione di una tesi.
Annalaura Rubeo è una delle tante studentesse che, ai tempi del Coronavirus, ha ascoltato online la formula pronunciata dal Presidente della Commissione di Laurea: “la proclamo, nel suo caso, dottore in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate, titolo conseguito presso l’Università di Roma Tor Vergata”.
Annalaura si è laureata nel suo salotto di casa, in video-conferenza circondata dall’emozione e l’affetto dei genitori e di tutta la famiglia che immaginava questo momento in maniera diversa.
Parole positive per l’ateneo di Tor Vergata: “L’università è un’istituzione molto complessa ma posso dire che in questa situazione si è davvero dimostrata agile e disponibile. Grazie ai docenti e agli accorgimenti informatici adottati per assicurare la continuità accademica tutto si è svolto in modo semplice ed efficace e ciò ha permesso a molti studenti come me di portare a temine, in un momento così difficile, il proprio percorso di studi”
Annalaura, studentessa di Tagliacozzo e fisioterapista di professione, ha potuto dedicare questo periodo di fermo lavorativo dovuto alle restrizioni per COVID, per completare al meglio il suo lavoro di tesi “L’Attività fisica adattata in Gravidanza”. Lo studio incentrato sull’importanza di quanto l’attività fisica favorisca uno stile di vita sano, con notevoli benefici sulla salute generale della persona in qualsiasi momento della vita, anche e soprattutto per la donna durante i nove mesi di gravidanza.
Tagliacozzo, comunque, sua città natale, l’ha festeggiata con un abbraccio a distanza, da parte dei suoi amici e dei suoi affetti più cari. La storia di Annalaura è anche la testimonianza viva di come si può essere resilienti per davvero, non lasciandosi sconfiggere dalle cause e dai fattori esterni, ma mettendo a frutto gli ostacoli che si presentano innanzi. Incastrandoli a dovere nel proprio modo di venirne fuori, di reagire. La crisi è pur sempre un vaso di terracotta che è caduto a terra e che si è rotto in mille cocci. Sta a noi ricomporlo. E ricomporre significa comporre di nuovo, anzi rimettere insieme. Da capo e con nuovo slancio.