Ci sarà anche il sulmonese Antonio Ranalli tra i 52 delegati all’assemblea dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani “Giovanni Amendola”. L’elezione è avvenuta nella tarda serata di venerdì 31 maggio, dopo cinque giorni di votazioni, che quest’anno si sono tenute esclusivamente in modalità telematica.
Antonio Ranalli, 45 anni, giornalista e attuale presidente della consulta uffici stampa dell’Associazione Stampa Romana, è stato eletto con 271 preferenze nella circoscrizione Lazio, settimo in graduatoria ed esponente del gruppo Inpgi@Futuro, che ha eletto anche le giornaliste Daniela Novelli (membro del direttivo e della segreteria dell’Associazione Stampa Romana) ed Elena G. Polidori (Giornalista politica QN).
“Costruiamo insieme il tuo domani” è stato lo slogan scelto da Inpgi@Futuro, sodalizio nato dall’esperienza all’interno dell’Associazione Stampa Romana (con le componenti Informazione@Futuro e Pluralismo e Libertà) per queste elezioni, che vedevano candidati anche Vincenzo Campo (Presidente della consulta lavoro autonomo dell’Associazione Stampa Romana) e Alessandro Guarasci (Probiviri dell’Associazione Stampa Romana), Pierangelo Maurizio (commissione contratto ASR e già consigliere FNSI e ASR).
“Un netto cambio di passo nella gestione dell’Istituto Nazionale di Previdenza Italiani “Giovanni Amendola per mettere in sicurezza i contributi versati dai tanti freelance e collaboratori, ed evitare errori fatti in passato”, avevano dichiarato nei giorni scorsi gli esponenti di Inpgi@Futuro, “Queste elezioni sono molto importanti per il futuro di una cassa previdenziale che rappresenterà per la prima volta i giornalisti autonomi. Sono le prime del nuovo corso dell’Istituto di Via Nizza, dopo la separazione dalla gestione principale, trasferita all’Inps. Il prossimo CDA avrà il delicato compito di tutelare e amministrare con cura i versamenti dei tanti colleghi freelance, partite Iva e collaboratori occasionali. Tra i nostri obiettivi c’è quello di allargare la protezione sociale al campo multiforme del welfare, ampliando la sfera previdenziale pura delle casse di previdenza Inpgi alla sfera assistenziale e alla messa a regime dell’Iscro. E’ necessario rafforzare le tutele. E per fare questo servono servizi più efficienti in favore degli iscritti”.