Dare risposte reali, efficaci e funzionali alle esigenze diversificate della città. Nel Consiglio comunale di ieri mattina, è approdato il nuovo schema di aiuti e di incentivi del Piano Sociale Distrettuale di Ambito di Avezzano 2023-2025, documento di indirizzi di lavoro per la programmazione sul territorio delle politiche sociali. Il documento, definito dal vicesindaco Domenico Di Berardino, come un vero ‘piano regolatore’ delle azioni sociali ed economiche, è stato approvato all’unanimità dall’assise. Il Comune di Avezzano, per la stesura del nuovo Piano, ha recepito le linee guida del Piano sociale regionale dell’Abruzzo, sempre con programmazione triennale, che è stato alla base del lavoro di analisi dei bisogni della popolazione.
“Il Piano triennale è una grandissima opportunità economica, che abbraccia due filoni, le azioni dirette, ovvero quelle obbligatorie finanziate da Regione e Stato, e le azioni indirette (risorse a fondo perduto ottenute tramite presentazione di progetti per un totale di più di 7 milioni di euro). Il caro-energia si è abbattuto sulle nostre vite come un macigno. – ha affermato il vicesindaco di Avezzano, Domenico Di Berardino – Il Covid ha aperto qualche anno fa un’ampia voragine, che ha portato sì ad una crisi economica, ma anche ad una crisi sociale. La strada decisa insieme al settore delle Politiche Sociali e a tutte le associazioni e alle organizzazioni che operano nell’area socio-assistenziale, socio-sanitaria e socio-educativa del territorio, è stata quella della costruzione di nuove opportunità, anche per i servizi educativi della prima infanzia e del ‘dopo di noi’ per genitori di figli con disabilità. Nostro dovere, come amministrazione, è quello di intervenire con gli strumenti giusti nelle situazioni di fragilità. Tutti i cittadini devono essere in grado di soddisfare i propri bisogni primari”.
Tra le priorità del nuovo Piano sociale distrettuale di Avezzano – che integra risorse statali, regionali e comunali – ci sono la protezione delle persone più fragili, l’inclusione e la creazione di nuove opportunità di vita: principi, questi, contemplati anche nel Piano sociale nazionale. In questi mesi, è stato portato avanti un lavoro corale e coordinato, con lo scopo di creare un sistema integrato di interventi e di servizi sociali da applicare sul territorio nei prossimi tre anni, per evitare sovrapposizioni, duplicazioni e frammentazioni, ottenendo una sinergia tra le risorse disponibili.
Quali sono le risorse che il Piano ha a disposizione? “Parliamo – ha aggiunto il vicesindaco – di uno strumento che stanzia complessivamente, tra azioni dirette e azioni indirette, per le annualità 2023, 2024 e 2025, più di 13 milioni di euro, con riferimento all’intero triennio di vigenza del Piano. Un fondo che risponde alle esigenze non solo delle emergenze sociali attuali, ma anche di quelle sanitarie. Il Comune di Avezzano, capofila, ha costruito una rete di attori dell’intervento. Un ringraziamento doveroso ai dipendenti del settore sociale, che è egregiamente diretto dalla dottoressa Ottavi, e un sentito grazie per la qualità del lavoro svolto al dottor Ciglieri”. Dal pagamento delle rette dei minori che purtroppo, tramite autorità giudiziaria, vengono allontanati per problemi familiari dalla propria dimora all’assistenza domiciliare educativa, il nuovo Piano si incardina su una visione omogenea e unitaria dell’assistenza. Largo spazio anche a incentivi per le politiche giovanili; per i ragazzi che vogliono guardare con più fermezza al domani”.
Cosa c’è nel Piano? Un “Fondo Povertà” destinato a interventi di integrazione e inclusione per i beneficiari del reddito di cittadinanza; un fondo della solidarietà comunale, che include anche l’assunzione di 6 nuovi assistenti sociali nell’arco dei prossimi 3 anni, secondo le linee guida nazionali che prevedono un professionista ogni 5 mila abitanti. Inseriti nel Piano anche contributi per i centri anti-violenza. Il fine ultimo è quello di allargare il più possibile il benessere sociale. “Le persone hanno bisogno di opportunità per superare le criticità. Dal punto di vista sanitario, – ha concluso il vicesindaco – il Piano, oltre a garantire il livello essenziale delle prestazioni sanitarie su tutto il territorio, provvede anche al pagamento delle rette di ricovero nelle RSA dei soggetti anziani. Risposte certe e condivise che tengono in considerazione sia il dramma della povertà economica sia quello della povertà educativa. Il Comune ha messo in comune azioni e interventi: è stata votata un’opera che deriva da una grande collaborazione. Ci saranno fondi per le politiche giovanili e per la popolazione della terza età”. Con le risorse del PNRR già ottenute, si potranno incrementare ancora di più gli interventi a favore delle famiglie, supportando i nuclei familiari che purtroppo si trovano qualche volta ad inciampare nel difficile cammino della genitorialità. Il Piano mette in campo una tutela massima, anche grazie all’attivazione di equipe multidisciplinari per la presa in carico delle famiglie che ne hanno bisogno. All’interno del documento, infine, sono stati previsti decisivi interventi economici per le scuole per l’assistenza scolastica e l’inserimento degli alunni con disabilità.