In concomitanza con le celebrazioni nazionali, l’Archeoclub per i suoi 50 anni organizza a Pescara un ciclo di incontri e mostre.
Si parte oggi, sabato 6 novembre all’Auditorium Petruzzi, con l’esposizione ‘LʼArcheoclub e la ceramica in Abruzzo’ (fino al 10 novembre orario 16-20, domani 7 anche dalle 10 alle 13).
“I tempi sono maturi per l’istituzione del parco archeologico nella zona del campo Rampigna” dichiara il presidente Archeoclub Pescara Giulio De Collibus ricordando nel capoluogo adriatico il villaggio neolitico di Fontanelle e il sito protostorico di Colle del telegrafo, la necropoli di colle Pietra e quella dei Gesuiti. E poi gli affioramenti di diverse epoche dietro villa Mezzopreti, quelli romani sulla salita Rex e affioramenti dell’età del bronzo lungo la scarpata di via di Fonte Borea.
“Per non dire degli scavi con la Soprintendenza, a piazza Unione, in via delle Caserme e lungo la golena fluviale con la scoperta del mosaico romano”.
Fino a mercoledì conferenze su Valle Giumentina, studi e scavi realizzati in collaborazione tra Università d’Annunzio e Archeoclub, ceramica rinascimentale di Castelli e collaborazione trentennale con la Soprintendenza regionale.
“Negli anni abbiamo espresso interessamento o realizzato interventi diretti in 69 comuni abruzzesi e 6 extra regione. All’attivo abbiamo 74 scoperte, molte delle quali documentate su pubblicazioni scientifiche. Ci siamo mossi fra insediamenti preistorici e altomedioevali, necropoli o sepolcreti italici e romani, scarichi di maioliche, insediamenti o siti romani e italici”, sottolinea De Collibus.
Tra le attività anche la difesa del patrimonio cittadino, come la pineta dannunziana e il verde storico, insieme a Italia Nostra, delle ville liberty in zona pineta, l’azione di difesa dei bastioni della fortezza.
Da ricordare anche la creazione del Museo delle Genti d’Abruzzo: risale al 1972 una mostra archeologico-didattica a casa D’Annunzio insieme al Museo delle Tradizioni Popolari dell’Astra, e al 1989 la mostra dedicata alla produzione della ceramica rinascimentale di Castelli alla quale hanno preso parte musei come il British, l’Hermitage, il Louvre.