“Personale costretto a lavorare all’esterno e senza protezione dalle intemperie, servizi igienici in condizioni inaccettabili, pagamenti al personale che latitano: queste sono le condizioni in cui versa il drive-in per i tamponi Covid nell’area Fiera a Lanciano”.
Ad affermarlo è il vicepresidente della Commissione Sanità Francesco Taglieri, che ieri mattina è andato sul posto per una visita ispettiva: “Ho toccato con mano tutta l’incapacità della Asl 02 di organizzare un servizio essenziale per i cittadini, lasciando i professionisti in balia degli eventi, senza sostegno né aiuti materiali. Una situazione inaudita soprattutto perché il drive-in è utilizzato anche da tante persone che arrivano dalle città vicine”.
“I servizi igienici a disposizione del personale e degli utenti – prosegue Taglieri – sono ai limiti dell’inagibilità. Pieni di sporcizia ovunque e per chiudere le porte è necessario bloccarle con dei bancali. A terra c’è di tutto, così come nei lavandini che dovrebbero essere utilizzati dai professionisti per igienizzarsi costantemente le mani. Viene da domandarsi come sia possibile farlo nel migliore dei modi, a tutela della salute di operatori e utenti, con queste condizioni inaccettabili”.
“Non solo – prosegue nella disamina Taglieri – ma gli operatori sono anche costretti a fare l’accettazione all’esterno, in mezzo alle intemperie e senza alcun tipo di copertura. Specialmente adesso che stiamo entrando nel periodo più freddo dell’anno, è inspiegabile per quale motivo non ci sia alcun intervento da parte dei vertici della sanità”.
“È una carenza che è già stata segnalata l’anno scorso, ma l’inerzia e la disorganizzazione bloccano qualsiasi iniziativa a sostegno dei lavoratori che, peraltro, non hanno nemmeno certezze sui pagamenti. Infatti le retribuzioni per i servizi al drive-in arrivano col contagocce, tanto che per il mese di luglio non si è ancora visto un euro. Una situazione tristemente nota all’interno della Asl 02, dove il personale non si vede riconosciuti i pagamenti per l’attività delle vaccinazioni addirittura da marzo”.
“Si tratta dell’ultimo caso in ordine di tempo di totale incapacità dell’Azienda Sanitaria di dare un’organizzazione degna di questo nome a un servizio essenziale per la cittadinanza. I professionisti sono totalmente abbandonati a loro stessi. Tutto questo è assolutamente inaccettabile, e ancor più grave è il muro di gomma contro cui finiscono tutte le nostre denunce, con un centrodestra più impegnato a voltarsi dall’altra parte che a risolvere i problemi. Noi comunque non molleremo e continueremo a mettere queste persone davanti alle proprie responsabilità. E lo faremo ogni volta che sarà necessario”, conclude.