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Arrivate a Tagliacozzo mille mascherine dalla Cina, saranno distribuite al personale sanitario

“Un dono speciale e di vitale importanza che accogliamo con emozione e gratitudine"

Un regalo prezioso arriva a Tagliacozzo direttamente dalla Cina. Si tratta di mille e duecento mascherine chirurgiche donate da un concittadino che vive e lavora ormai da molti anni in Cina. Andrea Ciamei, general manager di un’azienda italiana con impegni lavorativi in tutto il mondo, ha vissuto in prima persona l’esplosione del focolaio di Covid 19 nella lontana Cina, ormai due mesi fa, e con grande apprensione segue sui social quando sta accadendo ora in Italia. Non ha esitato, vista la preoccupante carenza di presidi chirurgici nel nostro Paese, ad acquistare le mascherine e a spedirle, a sue spese, nella sua città natale.

Lungo e difficoltoso è stato l’iter procedurale per la spedizione, l’arrivo e il disbrigo delle pratiche doganali. Finalmente ieri l’arrivo dell’atteso pacco, giunto a Tagliacozzo a mezzo corriere e per il tramite dei Carabinieri della compagnia guidata dal Maggiore Silvia Gobbini.

Il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, ha disposto la consegna al personale sanitario dell’ospedale Umberto I, che da giorni attendeva mascherine di protezione per poter operare in sicurezza e a tutela della salute dei pazienti ma anche degli stessi medici, infermieri e operatori socio sanitari. Inoltre hanno ricevuto i dispositivi i medici e il personale del 118, i titolari e i dipendenti delle due Farmacie.

Questo tipo di mascherine sono le uniche autorizzate e utilizzabili in ambito sanitario.

Sono state progettate soprattutto per proteggere il paziente, durante l’intervento. Ne esistono di tre tipi a seconda dell’efficacia di filtrazione batterica (dal 95% al 98%). Sono fatte con tre strati di tessuto-non-tessuto: uno esterno filtrante, uno centrale impermeabile ai liquidi e permeabile all’aria e uno interno, a contatto con la pelle, ipoallergenico. Nella parte alta è inserita una barretta deformabile per stringere la mascherina sul naso (stringinaso).

Le mascherine chirurgiche sono monouso e devono essere cambiate dopo circa 4 ore. Non fanno passare particelle (virus, batteri) di diametro di 4,5 micron.

Inutile quindi pensare di poter far operare il personale sanitario con mascherine di tipo casalingo o sartoriale che pure qualcuno avrebbe pensato di far arrivare ai nostri operatori.

“Un dono speciale e di vitale importanza che accogliamo con emozione e gratitudine nei confronti dell’Ing. Andrea Ciamei che ha voluto aiutarci a risolvere le problematiche di questo terribile momento che stiamo vivendo”, ha detto il sindaco che ha affidato al corpo di polizia locale, coordinato dal comandante Paolo Ronci, la distribuzione delle mascherine, iniziata nella mattinata di oggi.

In dono al comune di Tagliacozzo sono arrivate anche mascherine di stoffa che, pur non essendo uno specifico presidio sanitario di protezione da contagio, possono essere utili per una maggiore protezione delle vie respiratorie. A donarle sono stati i “Ragazzi del ‘66” coordinati da Augusto D’Alessandro e Demetrio Cervellini e un altro gruppo di donne coordinate da Serena Mastroddi.

“Un gesto di solidarietà al servizio della comunità” conclude Giovagnorio che in questi giorni riscontra “una incredibile unità e serietà da parte dei tagliacozzani che stanno rispettando tutte le disposizioni atte al contenimento della propagazione del virus”.

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